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100 Italian Green Building Stories: best practice di edilizia green – ElettricoMagazine

100 Italian Green Building Stories: best practice di edilizia green - ElettricoMagazine

Basterebbe il numero, cento, per rendersi conto dell’importanza che sta assumendo l’edilizia green nel nostro Paese. Cento come le esperienze contenute nel rapporto “100 Italian Green Building Stories”. Una serie di racconti – realizzati da Fondazione Symbola e Fassa Bortolo, con la partnership tecnica di PPAN – dove si esplorano le tecnologie e le soluzioni per la sostenibilità e l’economia circolare, cercando di restituire una foto di insieme del settore edilizio e mostrare le energie e i talenti che già oggi sono in campo nel nostro Paese.

Per i promotori dell’iniziativa, che è stata presentata in un apposito incontro da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, si tratta di “una raccolta di soluzioni, tecnologiche e competenze, soprattutto quelle legate alla progettazione architettonica e ingegneristica, fondamentali nel nuovo mercato creato dal Green Deal, dal PNRR e da iniziative nazionali come il Superbonus 110%, l’Ecobonus, il Bonus Facciate e gli altri Bonus Casa”.

La tecnologia contro le emissioni

Nel corso della presentazione è stato sottolineato come le soluzioni tecnologiche aiutano la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare nazionale, responsabile di circa il 40% delle emissioni di CO2, riducendo la dipendenza da fonti fossili tradizionali. Altro effetto fondamentale, rilanciare la filiera edilizia italiana, che più di altre ha sofferto le crisi del nuovo millennio.

In quest’ottica sono confortanti i dati al 31 dicembre 2021 forniti da ENEA e dal Ministero per la Transizione Ecologica, relativi all’andamento del Superbonus 110%, con le detrazioni previste al termine dei lavori che hanno raggiunto la considerevole quota di 17,8 miliardi di euro.

Di pari passo si risolleva il settore dell’edilizia, in evidente ripresa con un incremento degli addetti nei primi nove mesi del 2021 pari al 7,9% (94mila lavoratori) e un fabbisogno occupazionale diretto per il 2022 che si aggira attorno alle 170mila unità, a cui si sommano 95mila unità nei settori collegati, per un totale, dunque, di 265mila posti di lavoro.

Edilizia green: sempre più eco-investimenti

Un fermento economico e occupazionale legato soprattutto alla nuova edilizia spinta dal PNRR, dal Superbonus e, non ultimo, da un processo di riposizionamento delle imprese proprio sui temi della sostenibilità. Infatti, nel periodo 2016-2020 sono state ben 46.537 le imprese del settore (28,7% del totale) che hanno fatto eco-investimenti per migliorare processi e prodotti in un’ottica di sostenibilità.

Le esperienze contenute in “100 Italian Green Building Stories” raccontano questo riposizionamento delle aziende e la crescente applicazione, su scale diverse, dei principi della green economy e dell’economia circolare. Si sperimentano, per esempio, “efficienze e simbiosi industriali tra realtà diverse per valorizzare i sottoprodotti di un’azienda o di una filiera trasformandoli in nuova materia per altre, mentre all’interno delle imprese si studiano materiali più durevoli, riciclabili, salutari per l’uomo e l’ambiente”.

Elenco: 100 Italian Green Building Stories

In quest’ambito, si legge nella prefazione del rapporto, le tecnologie digitali trovano oramai applicazione in diverse fasi del processo edilizio, dalla progettazione alla cantierizzazione fino alla manutenzione, permettendo il controllo dell’intero ciclo di vita dell’opera con benefici sui costi e sull’ambiente. Ed anche i cantieri sono al centro di grandi cambiamenti, come raccontano le storie di imprese che muovono sempre più verso la prefabbricazione dei componenti.

Efficientamento energetico e termico

Ed ancora, in molte delle storie, è centrale il tema dell’efficientamento energetico e termico, con tecnologie che spaziano dall’impiego di soluzioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili (come il fotovoltaico o l’eolico “da balcone”) fino a innovativi cappotti hi-tech per la riduzione spinta delle dispersioni termiche.

Tecnologie e innovazioni che contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento locale e dei gas serra, ma che hanno anche effetti importanti sul taglio delle bollette delle famiglie italiane. Si stima, infatti, che le differenze di costi tra un appartamento tradizionale e uno riqualificato dal punto di vista energetico possono arrivare a 1500-2000 euro all’anno, senza dimenticare l’aumento di valore di un immobile riqualificato.

“L’edilizia può dare un contributo importante per contrastare la crisi climatica – ha affermato Ermete Realacci – e ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili, in particolare dal gas russo, resa drammatica dall’invasione dell’Ucraina. E, aiutata dal Superbonus, l’edilizia orientata al green può produrre un made in Italy che punta su sostenibilità, innovazione, ricerca e bellezza”.

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