

Il contenzioso negli appalti pubblici rappresenta una delle
principali criticità nella gestione delle commesse, incidendo
negativamente su tempi, costi, efficienza e fiducia tra le parti.
Spesso percepito come un esito inevitabile delle relazioni
contrattuali complesse, esso può tuttavia essere prevenuto e
gestito con efficacia, attraverso strumenti normativi e procedurali
oggi consolidati, ma troppo spesso trascurati.
Il conflitto non è un destino
L’attività contrattuale pubblica, per sua natura, implica una
pluralità di attori, interessi e vincoli normativi che la rendono
un terreno particolarmente fertile per l’insorgere di controversie.
Tuttavia, è possibile passare da una logica reattiva a una logica
proattiva, basata sulla prevenzione e sulla gestione anticipata del
rischio. In questo scenario, parlare di “lato oscuro” degli appalti
non deve significare accettarne la presenza come ineluttabile,
bensì riconoscere che tale lato esiste solo in assenza di strumenti
adeguati e di una cultura amministrativa consapevole.
Il nuovo D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici) ha
confermato e rafforzato alcune misure fondamentali, che se
correttamente implementate, consentono di ridurre sensibilmente
l’insorgere
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