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Artigiani, il Superbonus rilancia l’economia e fa volare le proiezioni sul Pil 2022 – Il Cittadino di Monza e Brianza

Artigiani, il Superbonus rilancia l’economia e fa volare le proiezioni sul Pil 2022

Giovanni Bozzini

  • Martedì 23 Novembre 2021

I risultati nel quinto Focus relativo all’impatto del Covid 19 sull’economia del territorio e sul sistema casa, secondo quanto emerso dallo studio effettuato dall’Osservatorio Economia e Territorio del Centro Studi Sintesi per CNA Lombardia.

Dopo il +6,4% di proiezione per il 2021, il PIL 2022 della Lombardia dovrebbe crescere di un ulteriore 4,7%, riportando così l’economia della Regione al di sopra dei livelli pre-Covid del 2019. Di pari passo vola anche il Superbonus, che da maggio 2021 fa segnare un +321% di interventi per un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro. Sempre sul fronte economico della nostra regione vanno bene anche gli investimenti complessivi che si attestano su un +15,3% nel 2021 e un +6,7% nel 2022, mentre i consumi restano prudenti, ovvero sotto del 6% rispetto al 2019 e anche l’anno prossimo, pur con un previsto +5%, non torneranno ai livelli pre-Covid.

In sofferenza il settore turistico, che nei primi otto mesi del 2021 registra sì un +24% rispetto al 2020, ma resta molto lontano dallo stesso periodo del 2019 (-56%). Sono questi i risultati presentati nel quinto Focus relativo all’impatto del Covid 19 sull’economia del territorio e sul sistema casa, secondo quanto emerso dallo studio effettuato dall’Osservatorio Economia e Territorio del Centro Studi Sintesi per CNA Lombardia.

«I dati sono incoraggianti, ma bisogna fare ancora tanto per raggiungere e superare i livelli pre-Covid su tutti i fronti – commenta il presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini – Vorremmo poter contare su una rinnovata alleanza tra Governo centrale e sistema delle autonomie locali, in primis Regione Lombardia, per focalizzare le risorse del PNRR sui pilastri della competitività del territorio. Crediamo inoltre che le micro e piccole imprese siano realmente soggetti centrali nel rendere possibile la conversione graduale del sistema economico al nuovo paradigma dell’economia circolare e della sostenibilità: non può esistere un’economia circolare se non lungo le filiere produttive in tutte le loro componenti. Non a caso proprio in queste settimane stiamo dialogando fittamente con Regione Lombardia in materia di rilancio delle filiere e di politiche per le imprese in filiera produttiva».

Il Superbonus edilizio ha avuto un impatto importante sull’economia lombarda. Il numero delle imprese delle costruzioni è aumentato del 2,6% rispetto al 2019, gli sconti fiscali per il recupero edilizio e il risparmio energetico nel 2020 superano i 2 miliardi (e gli 8 mila interventi), così il valore degli investimenti ammessi al Superbonus è di 1 miliardo e mezzo al 31 ottobre (+459% rispetto a maggio). Nella nostra regione il numero di interventi ammessi ai fini del super ecobonus 110% (il 44% rappresentano gli edifici unifamiliari) è aumentato negli ultimi cinque mesi del 2021 del 321%, passando da 1.905 a 8.029. I condomini assorbono il 51% degli investimenti attualmente ammessi nella regione, anche in ragione di un importo medio dei lavori (611 mila euro) nettamente superiore a quello delle altre tipologie di edifici. E sempre la Lombardia figura tra le regioni con le percentuali di lavori conclusi più elevate: degli interventi ammessi al superbonus, il 73,4% risulta già completato, a fronte di una media nazionale del 69,1%.

Sul Superbonus e sul sistema casa la posizione di CNA Lombardia è chiara: «In materia di Superbonus, Ecobonus e Bonus Facciate occorre trovare il giusto equilibrio, tra stimoli fiscali e sostenibilità contabile – conclude Bozzini – Il messaggio che abbiamo mandato è stato fondamentalmente quello di conferire stabilità agli strumenti intorno a percentuali ragionevoli e a meccanismi semplici per diffondere la fruibilità delle misure, senza escludere nessuna tipologia di edifici. In merito al Dl controlli del governo, è fondamentale contrastare gli abusi e le frodi riguardanti gli incentivi del settore casa, ma questo decreto legge rischia di frenare con paletti eccessivi l’uso delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per le opere».


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