

In quali casi si può attribuire il punteggio
premiale per le certificazioni d’impresa nei
consorzi di tipo stabile o artigiano? Come va
interpretata la clausola del disciplinare che
richiede il possesso delle certificazioni per tutte le consorziate
esecutrici? E cosa accade se le certificazioni sono ottenute per
avvalimento?
Avvalimento premiale e certificazioni il TAR sul cumulo
alla rinfusa
Sono alcune delle questioni affrontate dal TAR
Lombardia nella sentenza del
6 giugno 2025, n. 513, che ha respinto un ricorso
proposto da un RTI, che contestava la legittimità del punteggio
attribuito al concorrente vincitore per il possesso delle
certificazioni UNI-EN ISO.
L’appalto prevedeva la progettazione esecutiva e la
realizzazione dei lavori, con aggiudicazione all’offerta
economicamente più vantaggiosa. Secondo il ricorrente era
illegittima l’aggiudicazione a causa:
- dell’errata attribuzione di punti premiali per le
certificazioni (sicurezza, ambientale, anticorruzione e
parità di genere) al RTI vincitore, per mancato possesso da parte
della consorziata esecutrice; - della validità dei certificati in scadenza;
- dell’idoneità dei contratti di avvalimento per
trasferire le
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