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Bonus auto, cartelle fiscali più leggere e stretta al lavoro nero. Ecco il decreto fiscale – Giornale di Sicilia

Rifinanziamento del bonus auto, diluizione delle cartelle fiscali, equiparazione della quarantena alla malattia anche per il 2021, prolungamento della cig per le Pmi, ma anche – e soprattutto – stretta sul lavoro nero e maggiori controlli per la sicurezza in fabbrica. Sono alcune delle misure chiave contenute nel decreto su fisco e lavoro approvato oggi in consiglio dei ministri, segnato da qualche tensione in particolare sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza. Il governo guarda però già alle prossime settimane, quando saranno approvati manovra e secondo decreto Recovery. Nella legge di bilancio saranno probabilmente riproposti bonus di grande successo come quelli per la ristrutturazione in chiave eco della casa o per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, mentre nel prossimo dl potrebbe arrivare un nuovo incentivo per il rinnovo degli alberghi.

BONUS AUTO.

E’ stato rifinanziato, nel decreto fiscale. l’incentivo all’acquisto di veicoli a bassa emissione, anche usati. Avrà altri 100 milioni fino a fine anno. I fondi sono però inferiori rispetto a quanto previsto dalle prime bozze del dl, dove se ne stanziavano 300 milioni.

REDDITO DI CITTADINANZA.

Trova per ora altri 200 milioni di euro il Reddito di Cittadinanza, «a fronte dell’andamento delle richieste», precisa il governo. Ma la tensione registrata tra i ministri (soprattutto della Lega e dei 5 Stelle) lascia pensare che per l’anno prossimo, e quindi in manovra, potrebbero essere apportate modifiche sulle politiche attive.

CARTELLE FISCALI.

Il decreto fiscale mette al sicuro anche chi è in difficoltà con l’Agenzia delle entrate. Viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determinano la decadenza dalla rateizzazione concessa (per i piani già esistenti prima dello stop della riscossione). E’ poi previsto il differimento del versamento delle rate per accedere alla ’rottamazione-ter’ e al ‘saldo e stralciò. Viene anche prolungato a 150 giorni, invece di 60, il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021.

QUARANTENA E CASSA COVID.

Nel dl è previsto il rifinanziamento per le misure che equiparano la quarantena alla malattia e dei congedi causa Covid. Chi ha figli minori di 14 anni può astenersi dal lavoro in caso di dad. Rifinanziate anche 13 settimane di cassa integrazione per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività, con contestuale blocco dei licenziamenti.

SICUREZZA SUL LAVORO.

Sempre nel dl arrivano le misure urgenti per prevenire le morti sul lavoro che inaspriscono le sanzioni per chi viola le norme. Per «gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti», spiega il governo. E basterà avere il 10% del personale «in nero», e non più il 20%, per essere sospesi. Per riprendere l’attività si pagherà una multa, con importo raddoppiato in caso di una precedente sospensione.

SUPERBONUS ED ECOBONUS.

Gli incentivi a cui tutti guardavano, il Superbonus e l’ecobonus al 65%, saranno invece con ogni probabilità rinnovati in manovra. Il Mite ha proposto una proroga del secondo per tutto il 2022, accompagnato dal bonus al 50% per mobili ed elettrodomestici green. Il ministero chiede di rinnovare nel 2022 anche lo sconto in fattura e la cessione del credito. Della proroga del Superbonus si sta invece occupando direttamente il Mef.

BONUS ALBERGHI.

Nel nuovo decreto Recovery arriveranno invece delle novità per sostenere il turismo: un ecobonus all’80% fino al 2024, e un contributo a fondo perduto fino a 100mila euro per la ristrutturazione degli alberghi (dall’efficienza energetica all’eliminazione delle barriere architettoniche, alle piscine termali). Ma anche un contributo diretto del 35% per i lavori tra i 500mila euro e i 10 milioni. Prevista anche una «Sezione Speciale Turismo» del Fondo di garanzia per le Pmi, con 100 milioni, e un credito d’imposta del 50% per agenzie e tour operator per lo sviluppo digitale.

FONDO PER INQUINAMENTO.

In manovra infine potrebbe nascere, su proposta del Mite, il ‘Fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosfericò con una dotazione di 400 milioni per ciascun anno dal 2022 al 2030.

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