La ristrutturazione di un immobile può rappresentare un
investimento significativo, ma esistono per fortuna degli incentivi
al recupero del patrimonio edilizio. In
particolare, l’articolo 16-bis del d.P.R. n. 917/1986 (Testo Unico
delle Imposte sui Redditi – TUIR -) consente di detrarre le spese
sostenute per lavori di ristrutturazione direttamente dalla
dichiarazione dei redditi, specificando le
tipologie di interventi ammessi a quello che viene comunemente
chiamato “Bonus Casa“.
Ristrutturazioni edilizie: come detrarre le spese in
dichiarazione dei redditi
Secondo quanto previsto dalla normativa, fino al 31 dicembre
2024 sarà consentito detrarre il 50% delle spese
sostenute su un massimale di 96mila euro; questi valori,
salvo eventuali future modifiche, torneranno a quelli previsti
dalla norma originaria, ovvero il 36% di detrazione su un massimo
di 48mila euro.
Vediamo come e quando è possibile detrarre queste spese,
partendo dal quesito posto a Fisco Oggi da un
contribuente, che ha iniziato una ristrutturazione nel
2023.
In particolare si chiede se possa detrarre già nel 730/2024 le
spese sostenute nel 2023 oppure se debba aspettare la fine dei
lavori,
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