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Bonus casa, Confartigianato Sardegna: Dl blocca cantieri avviati – askanews

Mercoledì 24 novembre 2021 – 12:04

Bonus casa, Confartigianato Sardegna: Dl blocca cantieri avviati

“Bene contrasto alle frodi, ma senza penalizzare le aziende serie”

Cagliari, 24 nov. (askanews) – “Abbiamo l’impressione che con l’introduzione dell’obbligo del visto di conformità e della congruità delle spese, anche per lo sconto e cessione delle detrazioni edilizie ordinarie, quindi per il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus e quelli dedicati al verde e ai mobili, si sia voluta scrivere la parola ‘fine’ su un sistema di detrazioni che, in 20 anni, ha creato lavoro, economia e ha contributo a risanare e riqualificare, il vetusto patrimonio edilizio sardo e nazionale”.
E’ diretto il giudizio della Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai, sul Decreto Legge in materia di contrasto alle frodi nel settore dei bonus fiscali, che introduce nuove norme, più restrittive, per i cosiddetti bonus edilizi minori”.


“Per i piccoli lavori edili, in pratica sono state introdotte norme, le asseverazioni, che valevano per il bonus 110% e il bonus facciate – continua la Presidente – condizione che sta mettendo in seria difficoltà le piccole imprese non abituate a tale carico burocratico.
Infatti, stiamo già registrando un forte rallentamento nei cantieri, ma anche alcuni fermo attività, a causa sia dell’aumento delle pratiche preliminari, sia dell’incertezza che regna tra le aziende, gli studi professionali e i clienti”.

Dal 12 novembre scorso, infatti, per comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessione del credito o l’applicazione dello sconto in fattura, sono necessari il visto di conformità e una attestazione di congruità della spesa rilasciata da un tecnico abilitato. Anche relativamente a lavori già svolti o in corso di esecuzione a tale data, quindi.
I maggiori dubbi applicativi del decreto si concentrano proprio sulla certificazione della spesa, i cui connotati non sono ancora chiari e i cui parametri si rifanno ad un decreto del MITE ancora da emanare e che potrà/dovrà essere emanato entro 90 giorni.

“Temiamo – prosegue Lai – che i costi per l’apposizione del visto e per il rilascio dell’attestazione di congruità della spesa, se non detraibili anch’essi, potrebbero rendere non più conveniente la richiesta dello sconto in fattura o la cessione del credito.
Chi non ha capienza fiscale e quindi non può utilizzare in alternativa la detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, dovrà probabilmente rinunciare a qualsiasi tipo di beneficio fiscale per i lavori edili di cui si parla”.

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