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Bonus condizionatori: come funziona e tutti i modi per richiederlo – Giornale di Puglia

Bonus condizionatori: come funziona e tutti i modi per richiederlo - Giornale di Puglia

(Pixabay)

Si tratta di una detrazione fiscale a cui può accedere chi acquista un nuovo impianto a minor impatto energetico. Per ottenerlo bisogna ricorrere ad altri bonus e a seconda della modalità anche l’importo del rimborso può variare.

Nel dettaglio, può essere ottenuto o come sconto diretto al momento dell’acquisto del dispositivo, oppure come rimborso Irpef. In questo caso bisogna indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e non è previsto alcun limite di Isee: si otterrà come credito d’imposta che verrà scalato dalle tasse nei 10 anni successivi, oppure si potrà cedere ai soggetti autorizzati, come banche, intermediari finanziari e fornitori. A poterlo chiedere sia i singoli cittadini (e famiglie) sia le imprese.

Nel caso del bonus al 50% (ristrutturazione e acquisto mobili) è necessario che la spesa per l’acquisto del condizionatore sia legata a lavori di ristrutturazione dell’abitazione o a un intervento di manutenzione straordinaria, anche senza ristrutturazione. Attenzione: se si effettuano lavori di ristrutturazione, questi devono essere state iniziati dopo il 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si acquista il dispositivo.

La detrazione del 65%, invece, si può ottenere se il condizionatore o la pompa di calore sono effettuati allo scopo di migliorare l’efficienza energetica, dunque rientrano nell’ambito dell’Ecobonus.

Chiunque può far richiesta (sia persona fisica che azienda) del bonus condizionatori, purché sia proprietario della casa in cui viene installato il condizionatore, oppure in caso di nuda proprietà, comodato d’uso, affitto nel caso in cui si sostengano le relative spese e ci sia l’accordo col titolare dell’immobile. 

La domanda per l’incentivo legato a bonus mobili può essere presentata entro il 31 dicembre 2022, con un tetto massimo di spesa di 10mila euro (nel 2021 erano 10mila). Nel 2023 e 2024 scenderà ulteriormente a 5.000 euro. Se è abbinata all’ecobonus, invece, l’importo massimo detraibile è pari a 46.154 euro in dieci quote annuali.

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