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Bonus e decreto Sostegni, il mercato immobiliare ha già sconfitto il Covid: compravendite da record – Il Messaggero Veneto

Segnali incoraggianti per il settore negli ultimi due anni nonostante la pandemia. In regione si cerca soprattutto la qualità, anche a fronte di spese maggiori

UDINE. Un provvedimento lungimirante, perché concreto strumento di incentivo al mercato immobiliare: sulla validità delle recenti disposizioni normative a favore dell’acquisto della prima casa da parte degli under 36, introdotte dal decreto Sostegni-Bis, non ha dubbi la presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili di Udine, Angela Martina, che plaude alla misura considerandola fattore di traino per le compravendite e segno di attenzione sociale.

«È un’importante occasione sia per la branca dell’edilizia privata, sia per i giovani», dichiara, approvando con convinzione la scelta dell’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e di quella ipotecaria e catastale per gli atti di acquisto di abitazioni non di lusso effettuati da chi non abbia ancora compiuto i 36 anni, appunto, a fronte di un Isee non superiore ai 40 mila euro. In caso di finanziamento, inoltre, la costruzione e la ristrutturazione dell’immobile sono esentati dall’imposta sostitutiva dell’imposta di registro. Ma il decreto Sostegni-Bis non è che uno degli elementi di stimolo alla decisa ripresa di un comparto che dal devastante periodo della pandemia, in realtà, pare aver avuto benefici più che danni.

Istintivamente si sarebbe portati a pensare al contrario, ma il dato di fatto è che l’interrelazione fra Covid, sostegni statali (dall’ecobonus al sisma-bonus) e mutui agevolati ha non soltanto mantenuto in vita il ramo immobiliare, ma gli ha dato una sferzata di energia. Lo dice a chiare lettere il noto immobiliarista udinese Luca Buttò, che nell’immagine dei tanti cantieri attualmente in corso fra il capoluogo friulano e l’immediata periferia individua lo strumento più efficace per dare l’idea del fervore in essere.

Forte dell’esperienza personale e «dei quotidiani confronti con numerosi colleghi», che condividono la sua “lettura” sul trend del mercato immobiliare in questo particolare momento storico, Buttò traccia dunque un quadro a tinte più che rosee: «C’è una grande dinamicità, molti costruttori vendono tutto sulla carta, prima che il lavoro sia finito. L’abbrivio – motiva – è dato in ampia parte dall’ecobonus, che ha favorito in misura notevolissima la commercializzazione degli immobili. Considerati poi i tassi dei mutui, oggi come oggi indebitarsi conviene. Negli ultimi due anni, per quanto ci riguarda, abbiamo registrato un incremento delle compravendite pari al 40%. E ripeto: parlando con vari colleghi ho avuto conferma della situazione positiva che sto sperimentando personalmente, fin dal 2019 in realtà. Il comparto sta vivendo un boom, che promette di proseguire se lo Stato continuerà a incentivare l’edilizia e se i mutui resteranno calmierati. Fra l’altro il Covid ci ha messo di fronte a problematiche che prima non conoscevamo: non si contano i nuclei familiari che hanno sofferto per l’obbligo della permanenza a casa, magari in spazi ristretti. Credo che questo aspetto abbia giocato un ruolo centrale, spingendo tanti a prendere in considerazione l’acquisto di una nuova abitazione, considerate le agevolazioni disponibili».

E quello che la gente chiede, conclude l’immobiliarista, è «la qualità»: «Per assicurarsela – chiosa – ormai si è ben disposti a spendere». Conferma l’eccellente andamento del mercato il presidente regionale della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali (Fiaip), Leonardo Piccoli: «Per il terzo anno consecutivo – rimarca – il Friuli Venezia Giulia si è posizionato al primo posto in Italia per numero di compravendite immobiliari ogni 100 mila abitanti: nel 2020 sono state circa 30 mila. Estremamente significativi i dati sull’acquisto della prima casa (dal luglio 2019 a oggi sono pervenute in Regione circa 7 mila domande) e sui mutui contratti. Incredibile il consuntivo del primo trimestre di quest’anno, che ha fatto registrare un +40% rispetto al +20%, già da record, dello stesso periodo del 2019». 

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