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Bonus edilizi e decreto anti-frodi, Terzoni (M5S): “Sicuramente sarà modificato” – CASA&CLIMA.com

Intervenendo nel corso di una tavola rotonda organizzata da Assotermica questa mattina, l’onorevole Patrizia Terzoni, deputata del M5S e membro della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), ha detto che le forze di maggioranza sono al lavoro per modificare il cosiddetto decreto anti-frodi (157/2021), approvato pochi giorni fa per impedire le frodi nell’ambito dei bonus edilizi.

Sicuramente interverremo, perché ci sono impatti molto significativi specialmente sui piccoli lavori – ha spiegato Terzoni. Se si aggiunge l’obbligo di visto di conformità e di asseverazione tecnica i prezzi aumentano e i bonus ordinari rischiano di non essere più convenienti, e c’è anche il rischio che i cittadini tornino a fare i lavori in nero.

Quali soluzioni adottare, dunque? Le opzioni in campo, almeno da parte del M5S – “dovremo poi trovare un confronto con le altre forze politiche”, ha chiarito Terzoni – sono due: o non far valere il decreto anti-frodi per l’edilizia libera, ad eccezione del bonus facciate; o mettere una soglia al di sotto della quale non sarebbe più richiesto l’obbligo di visto e asseverazione tecnica. Una soglia che, come ipotesi, potrebbe attestarsi sui 50 mila euro.

tavola rotonda assotermicaDa sinistra: Tullio Patassini (Lega), Patrizia Terzoni (M5S), Giuseppe Latour (Sole 24Ore) e Alberto Montanini (Assotermica)

“Un fulmine a ciel sereno”

Il decreto anti-frodi ha suscitato un certo allarme nel settore dell’edilizia, mentre il disegno di legge di bilancio affronta il proprio iter parlamentare. “È stato un fulmine a ciel sereno”, ha aggiunto Terzoni, “capitato in un periodo complesso, alla fine dell’anno fiscale e nel picco massimo di casi di rotture e sostituzioni di impianti termici. Sicuramente non aiuta ad andare avanti in questi due mesi”. 

È dello stesso avviso l’onorevole Tullio Patassini (Lega), anche lui tra i partecipanti alla tavola rotonda di Assotermica e membro della stessa VIII Commissione, oltre che della V (Bilancio, Tesoro e Programmazione): “La questione è fondamentale e strategica. Il decreto in molti casi non evita la frode e porta fuori mercato l’intervento che il cittadino vorrebbe fare”.  

Assotermica: non chiediamo proroga, ma orizzonte temporale certo

Durante la conferenza, intitolata L’industria del riscaldamento come fatture fondamentale per la transizione ecologica,  è stato presentato uno studio condotto dall’Università di Pisa per valutare le prestazioni energetiche di diverse tecnologie impiantistiche in quattro tipologie edilizie di riferimento, in tre zone climatiche. I risultati confermano l’approccio sposato da Assotermica: non esiste una singola tecnologia efficace per ridurre le emissioni e i consumi in ambito residenziale, ma l’approccio vincente è quello multi-tecnologico, che prevede di sfruttare il vettore energetico più conveniente in base alle condizioni dell’edificio. 

Lo studio evidenzia quindi come sia necessario dare una spinta alle rinnovabili, non solo all’elettrico, ma anche agli apparecchi ibridi e in prospettiva a quelli funzionanti con miscele di green gas: idrogeno verde e metano. 

“Non chiediamo una proroga, ma orizzonti temporali certi”, ha detto nel corso della tavola rotonda il Presidente di Assotermica Alberto Montanini, a proposito dei bonus edilizi: “Serve un lasso di tempo chiaro per avere il tempo di rinnovare il parco edilizio del Paese”, raggiungendo il tasso di rinnovamento del 6% che è indispensabile per completare gli obiettivi previsti dal piano europeo Fit for 55. Sempre Montanini ha auspicato la realizzazione di un Testo unico degli incentivi fiscali per l’edilizia: “È come un mantra per me: servirebbe a dare una visione strategica, che possa incentivare non l’intervento in sé, ma chi decide l’intervento.”

Leggi anche: Visto di conformità: che cos’è e chi può rilasciarlo?

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