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Bonus facciate 2022: ecco cosa cambia e quali sono le novità in arrivo sugli importi dell’agevolazione – BorsaInside

Bonus facciate 2022: ecco cosa cambia e quali sono le novità in arrivo sugli importi dell'agevolazione

Novità sui bonus edilizi: cambiano le percentuali del bonus facciate e si va verso l’accorpamento di più agevolazioni all’insegna della semplificazione

Tra i bonus edilizi il bonus facciate è sicuramente uno di quelli che hanno avuto maggior successo. Sia nel 2020 che nel 2021 sono molti i contribuenti che hanno deciso di aderire a questa agevolazione per ottenere un notevole risparmio sulle spese per la ristrutturazioni di parti dell’abitazione.

Il bonus facciate, dopo essere stato prorogato per tutto il 2021, potrebbe essere esteso anche al 2022, ma in arrivo sembra ci siano anche dei cambiamenti che riguarderanno tra le altre cose l’importo dell’agevolazione.

Il governo Draghi e il processo di semplificazione

A fare la differenza tra un bonus cui molti cittadini ricorrono ed uno che si rivela un flop è spesso l’aspetto puramente burocratico. Ricopre quindi un ruolo fondamentale la comunicazione da parte degli enti, del Governo e soprattutto dell’Agenzia delle Entrate.

Se la procedura per accedere ad un determinato bonus risulta complessa, o se alcuni aspetti non vengono opportunamente chiariti attraverso un buon livello di comunicazione tra istituzioni e cittadini, un numero potenzialmente alto di contribuenti finirà col rinunciare agli incentivi.

Ecco che semplificare diventa un obiettivo di primaria importanza, in modo da ridurre il più possibile la complessità delle procedure burocratiche e le lunghe tempistiche, elementi che rappresentano un forte disincentivo per i cittadini.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha più volte sottolineato come sia importante avere un sistema più snello e veloce, più che mai nel contesto attuale in cui sia l’Inps che l’Agenzia delle Entrate si sono trovati a dover svolgere una grossa mole di lavoro extra per via delle misure di sussidio e dei numerosi bonus introdotti all’indomani della comparsa del Covid-19.

Il governo guidato dall’ex presidente della Bce sta quindi provvedendo a intervenire in diversi ambiti all’insegna della semplificazione, soprattutto per quel che riguarda bonus e agevolazioni. Abbiamo visto che l’esecutivo ha provveduto a semplificare, con effetto a partire proprio dal mese di luglio, i bonus famiglia, con l’introduzione dell’Assegno familiare unico.

Allo stesso modo anche per quel che riguarda i bonus edilizi si pone la necessità di semplificare e accorpare le fin troppo numerose agevolazioni introdotte specie nell’ultimo anno.

Come funziona ora il bonus facciate 2021 in breve

Attualmente il bonus Facciate permette di ottenere un’agevolazione pari al 90% della spesa sostenuta per i lavori di rifacimento delle facciate esterne degli edifici. Il bonus in questo caso non permette di ottenere un risparmio solo sull’intervento di rifacimento della facciata in sé, ma anche sui lavori per così dire accessori.

Il bonus Facciate 2021 copre infatti i costi per smaltimento, i costi per le impalcature e i costi accessori in generale. La restituzione degli importi della spesa nella percentuale prevista dall’agevolazione avviene come di consueto attraverso dieci quote annuali di detrazione Irpef, oppure con la modalità dello sconto in fattura.

Non dimentichiamo però che la detrazione massima è comunque legata all’Irpef dovuta, e nel caso in cui questa risulti inferiore alla quota di detrazione attesa allora la parte eccedente resterebbe non coperta dal bonus.

Possono accedere al bonus Facciate i soggetti proprietari dell’edificio su cui viene effettuato l’intervento, e quindi i beneficiari possono essere:

  • persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni
  • enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
  • società semplici
  • associazioni tra professionisti
  • contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).

Per quanto riguarda poi i requisiti di cui il contribuente deve essere in possesso per accedere al bonus Facciate 2021, il primo punto da chiarire è che si tratta di un bonus potenzialmente destinato a tutti, e non ad esempio ad alcune fasce di reddito. Per accedere all’agevolazione infatti non occorre nemmeno presentare l’Isee ma vi sono altri requisiti da soddisfare.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate viene specificato che si può richidere il bonus facciate 2021 “per interventi finalizzati al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali”.

“Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna” si legge ancora sul portale web dell’Agenzia delle Entrate.

Sono invece esclusi dal bonus facciate 2021 “gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico”.

Come sarà il bonus Facciate 2022: le novità

Anche per il bonus Facciate sono in arrivo diverse novità all’insegna della semplificazione. Il bonus Facciate, sebbene non vi siano ancora conferme ufficiali, dovrebbe essere prorogato anche per tutto il 2022, ma in questo caso presenterà alcune differenze rispetto al modo in cui si presenta oggi l’agevolazione.

La prima novità sul bonus Facciate, qualora dovesse essere prorogato anche per il 2022, riguarda la percentuale di detrazione. Si ipotizza infatti che sia per questo bonus che per altri, si andrà verso una percentuale unica che dovrebbe attestarsi intorno al 75%. 

Il bonus Facciate quindi diverrebbe meno conveniente di quanto non sia ora, visto che la percentuale passerebbe dal 90% al 75%, in compenso però i contribuenti potranno beneficiare della semplificazione in atto. Ci si aspetta infatti un accorpamento con altri bonus come il bonus Verde ed il bonus Mobili ed Elettrodomestici, che attualmente hanno invece percentuali diverse.

Il bonus Verde al momento si applica nella percentuale del 36%, mentre il bonus Mobili arriva al 50%. Con questi due bonus quindi il passaggio alla percentuale unica che dovrebbe essere fissata al 75% rappresenterebbe un miglioramento per il contribuente.

Perché i bonus edilizi sono così convenienti?

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida proliferazione dei bonus, ed in particolare abbiamo visto un notevole aumento delle agevolazioni in ambito edilizio. Ma per quale ragione si punta così tanto sui bonus edilizi rendendoli anche così generosi?

Vi sono diversi motivi. Prima di tutto in Italia vi è un’enorme quantità di vecchi edifici, si parla di circa il 14% di edifici con circa 100 anni di età, e poi ci sono quelli che sono stati costruiti durante il cosiddetto ‘boom edilizio’.

Ma cos’hanno che non va questi edifici? Il problema delle vecchie costruzioni è legato al livello di emissioni che in questo caso è troppo elevato rispetto agli standard delle costruzioni più moderne. In un vecchio edificio troviamo generalmente vecchi sistemi di riscaldamento e, anche per questo, una classe energetica più bassa.

A delineare meglio il quadro complessivo dell’edilizia in Italia ci aiuta l’Istat. Secondo l’istituto nazionale di statistica infatti circa il 97% delle abitazioni costruite prima degli anni ’70 ha una classe energetica che arriva massimo alla G. E dal momento che le direttive europee sono sempre più volte a spingere sulla green economy, si pone l’esigenza di intervenire con opere di ristrutturazione e riqualificazione edilizia.

Ed ecco il motivo dei numerosi e vantaggiosi bonus edilizi, il cui scopo dovrebbe essere infatti quello di spingere un sempre maggior numero di contribuenti ad effettuare dei lavori in grado soprattutto di migliorare la classe energetica della propria abitazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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