Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus FacciateBonus Mobili, arriva il taglio: addio ai 5.000€ per arredare casa dopo il 31 dicembre 2022 – Trend-online.com

Bonus Mobili, arriva il taglio: addio ai 5.000€ per arredare casa dopo il 31 dicembre 2022 – Trend-online.com

Bonus Mobili, arriva il taglio: addio ai 5.000€ per arredare casa dopo il 31 dicembre 2022 - Trend-online.com

Persi a cercare di capire quale sarà la sorte delle agevolazioni principali per le ristrutturazioni (Superbonus 110% e bonus facciate), dopo la caduta dell’esecutivo Draghi, si dimentica che anche molti piccoli incentivi sono a rischio.

Ad essere in scadenza è un contributo molto caro agli italiani, poiché permette di arredare casa a metà prezzo, ed è il bonus mobili ed elettrodomestici.

Terminato il 2022 per il bonus mobili non è prevista una eliminazione totale dalla circolazione, ma una brusca riduzione degli importi erogati ai beneficiari, con lo sconto offerto che diventerà minimo e pari al massimo a 2.500 euro per unità immobiliare.

Se infatti in sede di Legge di Bilancio 2022 (Legge 234 del 31 dicembre 2021, articolo 1, comma 37) l’allora Governo in carica ha approvato una proroga al contributo per l’arredo, che lo terrà in vita fino alla fine del 2024, d’altra parte ne ha anche stabilito un rimpicciolimento. Probabilmente nei piani dell’esecutivo Draghi vi era l’idea di una graduale cancellazione dell’incentivo, anche se il nuovo Governo che prenderà le redini, dopo le elezioni del 25 settembre, potrebbe optare per scelte diverse.

In ogni caso, per quanti vogliono sfruttare il bonus mobili con sconto pieno di 5.000 euro, cioè applicabile ad un massimale di spesa di 10.000 euro di cui rimborsa il 50%, hanno tempo per effettuare gli acquisti agevolabili solo fino al 31 dicembre 2022.

Bonus Mobili, arriva il taglio: addio ai 5.000€ per arredare casa dopo il 31 dicembre 2022

Il bonus mobili consiste in un rimborso, sotto forma di detrazione Irpef in dieci anni, pari al 50% dell’ammontare delle spese relative ad elementi di arredo e grandi elettrodomestici.

Per sbloccare però l’accesso all’incentivo è necessario che l’immobile dove tali acquisti saranno collocati sia stato oggetto di manutenzione straordinaria (e in alcuni casi ordinaria) o di ristrutturazioni vere e proprie. Gli interventi per cui si può divenire beneficiari del bonus mobili sono dettagliatamente descritti nella guida costantemente aggiornata dall’Agenzia delle Entrate.

Se le spese agevolabili sono sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022 allora questo 50% di “sconto” si applica ad un importo massimo speso di 10.000 euro, ovvero per ciascuna unità immobiliare spetta un massimo di 5.000 euro di bonus.

Le spese effettuate nel biennio di seguente, dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, sono agevolabili con il bonus mobili solo fino ad un importo massimo di 5.000 euro. Si dimezza cioè quello che si definisce il massimale di spesa e il rimborso del 50% diventa di massimo 2.500 euro per unità immobiliare.

Bonus Mobili, ci sono possibilità per sconto in fattura e cessione del credito l’anno prossimo?

Altra questione legata al bonus mobili è quella della sua fruizione, poiché è tra le agevolazioni che consistono esclusivamente e in un rimborso del 50% sotto forma di detrazione d’imposta, che avviene in dieci anni dividendo in dieci quote uguali l’importo spettante.

Il bonus mobili 2022, con il suo rimborso massimo di 5.000 euro, permette infatti di pagare ogni anno 500 euro di tasse (IRPEF) in meno per dieci anni.

A lungo è stato chiesto che anche per questo incentivo si potesse optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura e, a dir la verità, il governo Draghi ci aveva anche provato in occasione del DL Sostegni bis (73/2021). In prima bozza fu infatti inserito un emendamento che preveda l’apertura del bonus mobili alle opzione di sconto e cessione. In sede di approvazione finale del documento l’emendamento fu però espunto poiché si scelse di utilizzare i fondi per altri scopi prioritari, ovvero le proroghe al Superbonus 110% ed al bonus facciate.

Sostanzialmente, il problema della dotazione ristretta per i bonus edilizi rimane invariato e quindi sembra difficile che in questo senso si possano fare passi avanti anche dopo l’insediamento del nuovo esecutivo.

Per adesso il bonus mobili resta una semplice detrazione Irpef non tramutabile in credito d’imposta e che quindi non può essere ceduta per applicare lo sconto in fattura ai beneficiari.

Leggi anche: Nuovo Bonus Edilizio al via: 75% di sconto sulle ristrutturazioni svolte entro il 31/12

Cosa cambia per il Bonus Mobili ed Elettrodomestici con la caduta del governo Draghi

Onestamente, per il bonus mobili non dobbiamo aspettarci grandi stravolgimenti, a prescindere da quale delle parti politiche uscirà trionfante dalle urne a settembre.

Prima di tutto la Legge di Bilancio 2022 ha risistemato i piccoli incentivi sul lungo periodo, senza l’obbligo per il futuro esecutivo di preoccuparsi di proroghe in vista di una loro scadenza definitiva.

In secondo luogo, nel panorama dei bonus casa e delle agevolazioni ristrutturazione molti problemi pongono le cosiddette agevolazioni maggiori, con il bonus facciate che sparirà a fine anno per sempre. Il Superbonus 110% invece è afflitto da una serie di problematiche endemiche a cui si aggiunge l’esaurimento dei fondi a disposizione.

In questo scenario, difficilmente ci sarà tempo e denaro per ampliare il bonus mobili e farlo tornare ai massimali 2021 (16.000 euro) o 2022 (10.000 euro), quanto è piuttosto probabile che le risorse economiche siano nuovamente canalizzate alla fine di risolvere il problema del Superbonus 110% e delle cessioni del credito il cui meccanismo si è inceppato.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

Per richiedere la consulenza professionale, clicca sul banner.

Rate This Article:
No comments

leave a comment