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Bonus verde prorogato fino al 2024 / La guida – LA NAZIONE


L'incentivo vale anche per gli interventi sulle parti comuni di giardini condominiali
L’incentivo vale anche per gli interventi sulle parti comuni di giardini condominiali

Roma, 11 novembre 2021 – Secondo l’attuale versione della bozza della legge di bilancio, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 il bonus verde, che consente di detrarre il 36 per cento delle spese sostenute per la sistemazione a verde di giardini privati, anche pensili. In attesa dell’approvazione della manovra, è possibile richiedere il bonus verde fino al 31 dicembre 2021. Ecco come fare.

Cos’è il bonus verde
E’ una detrazione Irpef del 36 per cento sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi oppure per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Se connesse a questi interventi, rientrano nell’agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione.

I beneficiari
Hanno diritto all’agevolazione i contribuenti che possiedono o detengono l’immobile quali inquilini, usufruttuari, titolari di nuda proprietà o che hanno il comodato d’uso, condomini sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese. Sono agevolabili anche le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati e i lavori in economia.




Come ottenere il bonus
Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che ne consentano la tracciabilità. Occorre, inoltre, che l’intervento sia certificato con il rilascio di una ricevuta fiscale o di una fattura. E’ obbligatorio produrre un’autocertificazione che indichi la somma totale delle spese portate in detrazione. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo. Pertanto la detrazione massima è di 1.800 euro (cioè il 36 per cento di 5mila) per immobile. Non è possibile cedere il credito maturato o ottenere lo sconto in fattura.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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