

Quali sono i limiti dell’autonomia comunale nel disciplinare i
cambi di destinazione d’uso? È legittimo subordinare una SCIA alla
monetizzazione di standard urbanistici anche in ambito urbanizzato?
E come si coordinano le norme statali, regionali e comunali in
materia urbanistica?
Cambio di destinazione d’uso e monetizzazione: la sentenza del
Consiglio di Stato
A queste domande ha risposto il Consiglio di Stato con la
sentenza n.
2414 del 24 marzo 2025 che conferma la possibilità per i Comuni
di subordinare i cambi di destinazione d’uso urbanisticamente
rilevanti al reperimento (o alla monetizzazione) degli standard
urbanistici, anche in presenza di SCIA.
Il caso oggetto della contesa riguarda un intervento edilizio
finalizzato al cambio d’uso da produttivo a direzionale di un
edificio esistente, mediante opere interne e modifiche prospettiche
conformi al piano di governo del territorio vigente.
L’amministrazione comunale, riscontrando un incremento della
dotazione di standard richiesti (dal 20% al 100% della superficie
lorda di pavimento, SLP), ha chiesto la monetizzazione della
differenza, pari all’80%
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