
Spenti i riflettori sul convegno organizzato per i 130 anni del Catasto, l’Agenzia delle Entrate trasfonde nella circolare 27/E del 13 giugno 2016 le risposte fornite ai quesiti, formulati dai giornalisti del settore, sulla normativa fiscale immobiliare e su quella catastale. Nel documento di prassi, princìpi e istruzioni operative per gli uffici.
Costruzioni “scoperte”
Le abitazioni e gli immobili produttivi caratterizzati dalla presenza di muri perimetrali e interni sostanzialmente integri ma privi della copertura, quando lo stato di fatto non ne consente comunque l’iscrizione in altra categoria catastale, possono essere registrate nella “F/2 – unità collabenti”, che identifica le costruzioni caratterizzate da un notevole livello di degrado, tale da impedire l’attribuzione di una propria rendita catastale.
Costruzioni “infinite”
In caso di immobili non ultimati, “parcheggiati” impropriamente a tempo indeterminato nelle categorie catastali “F/3 – Unità in corso di costruzione” ed “F/4 – Unità in corso di definizione” (categorie, per forza di cose, provvisorie),
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