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Con il superbonus 110% al via la riqualificazione dei condomini del Grand Gorraz – Dire

Con il superbonus 110% al via la riqualificazione dei condomini del Grand Gorraz - Dire
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GRESSAN (AOSTA) – Il progetto fu firmato negli anni ‘70 dall’architetto francese Laurent Chappis, conosciuto anche come il padre delle stazioni sciistiche dello “ski total“. Con i suoi rivestimenti in scandole di legno di cedro, i tetti giardino e i terrazzi riscaldati, rappresenta un esempio di architettura alpina molto all’avanguardia per l’epoca. Ora grazie al superbonus 110%, quattro dei condomini del complesso residenziale Grand Gorraz, nel cuore del comprensorio sciistico di Pila, a Gressan, in Valle d’Aosta, cambieranno faccia, combinando materiali innovativi ed efficientamento energetico con il gusto architettonico con cui sono stati concepiti.

Il condominio è tutelato dal punto di vista paesaggistico come immobile di notevole interesse pubblico; per questo è servito anche il via libera della sovrintendenza ai Beni e alle Attività culturali della Regione. L’intervento, progettato dall’architetto aostano Luca Pallù, è portato avanti dalla Gabetti Lab srl di Milano, per mano dell’impresa valdostana Vico srl di Hône e sarà ultimato entro il 2023. Il costo dell’operazione è di 27 milioni di euro, interamente coperti dal bonus, per un totale di 700 appartamenti coinvolti.

Al termine dei lavori, che riguarderanno principalmente i rivestimenti esterni e i serramenti, si prevede una riduzione che va dal 40% all’80%, in base agli edifici, delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Oltre al taglio dei consumi energetici, “l’intervento è volto a migliorare il più possibile la futura manutenzione del fabbricato, rimanendo il più fedeli possibile al progetto originario”, spiega Pallù. I lavori sono iniziati dall’edificio denominato G8, che conta 89 appartamenti. Si continuerà con il G1 per poi arrivare agli edifici centrali del complesso, il G2 e il G7.

L’obiettivo è restare il più fedeli possibile all’architettura di Chappis. A questo proposito, “i rivestimenti in scandole di legno saranno mantenuti – afferma l’architetto – ma sostituiremo il cedro con il larice, un materiale locale più duraturo. Le scandole verranno tagliate a spacco con l’accetta e lasciate così, senza trattamento, proprio per durare di più nel tempo”. Altra novità riguarda la facciata ventilata, che consiste in un rivestimento esterno con pannelli da 18 centimetri di isolante in lana di vetro non perfettamente aderenti alla struttura. In questo modo si forma un’intercapedine che permette il ricircolo dell’aria, fungendo da deumidificatore naturale d’inverno e permettendo un minor surriscaldamento del tetto e dei locali interni d’estate.

“Utilizzando questa tecnologia si crea anche una camera d’aria dietro alle scandole che permette una loro asciugatura più rapida, ad esempio in caso di pioggia, e quindi ne previene la marcescenza”, prosegue Pallù. I giardini pensili saranno ripristinati con la tecnica innovativa del “tetto rovescio”, che permette una migliore impermeabilizzazione, mentre i terrazzi saranno riqualificati in conformità alle nuove normative in materia di sicurezza.

Saranno sostituiti anche tutti gli infissi che saranno in legno-alluminio e dotati di triplo vetro a doppia camera: si tratta di un prototipo di serramento ancora in fase di deposito industriale. Anche i materiali scelti strizzano l’occhio alle ultime novità presenti sul mercato: si va dall’idrogel, al vetro cellulare alla resina fenolica. “Il complesso non avendo avuto grosse ristrutturazioni dall’epoca aveva bisogno di un importante restauro, però tutto sommato rispetto ad altri grossi complessi realizzati in montagna non ha avuto grossi problemi né strutturali né di manutenzione, a differenza di altri complessi che sono stati realizzati a Cervinia o a Sestrière che oggi appaiono quasi disabitati oggi proprio per i costi di gestione e di manutenzione”.

Per il sindaco di Gressan, Michel Martinet, si tratta di “un intervento che riqualificherà tutta la stazione”. E aggiunge: “Da quest’anno, con l’arrivo del metano, anche la centrale termica che alimenta il complesso non andrà più a gasolio ma a gas e questo permetterà un miglioramento delle condizioni di inquinamento”.

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Source: dire.it

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