Sui 504 mila attestati di prestazione energetica registrati nella capitale (91% di tipo residenziale), 292 mila sono riferiti a immobili costruiti in una fase antecedente al 1976, anno della prima legge nazionale sul contenimento dei consumi energetici, e, inoltre, 324 mila immobili si trovano nelle ultime due classi energetiche (F e G), solo il 6,1% in classe A.
Il confronto di Roma con Milano è decisamente sbilanciato a favore della provincia meneghina dove già oltre il 13% degli immobili, su un totale di 518 mila Ape registrati (83,2% residenziale), si trova in classe A (A4, A3, A2 e A1), mentre la porzione relativa alle ultime due classi è di poco inferiore al 40%.
Il quadro arriva dall’osservatorio Cam e riflette quello nazionale: in Italia ci sono quasi 600 case ogni mille abitanti (fonte Istat) e il 68,5% delle abitazioni hanno una classe energetica compresa tra la E e la G.
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