

“Senza l’effetto leva generato dall’intervento pubblico
attraverso lo strumento del credito d’imposta è molto improbabile
che nel prossimo futuro si riusciranno a centrare gli obiettivi di
efficientamento energetico”. A dichiararlo è stato
Angelo Domenico Perrini, Presidente del
Consiglio Nazionale Ingegneri, nel corso
dell’audizione svolta presso la Commissione Finanze e Tesoro del
Senato.
Cessione del credito e Superbonus: i temi dell’audizione
CNI in Senato
L’intervento è stata l’occasione per ricordare le rilevazioni
del Centro Studi CNI, che confermano
che dal 2014 al 2021 l’utilizzo del credito
d’imposta relativo all’Ecobonus abbia garantito un risparmio
energetico superiore a 10.000 Gwh/anno. Con
l’introduzione a partire dal 2020, dei cosiddetti
Superbonus 110%, sia per interventi per il
risparmio energetico che per interventi di contrasto al rischio
sismico, c’è stato un rapido cambiamento di scenario.
Sul punto, Perrini ricorda che dall’introduzione delle norme sul
Superbonus dall’agosto 2020 fino a dicembre 2022 gli investimenti
in Superecobonus 110% si sono attestati a ben 62,4 miliardi
di euro, generando un risparmio energetico vicino ai
900 milioni di metri cubi standard di gas,
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