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Decreto antifrode e bonus edilizi: per molti è caos totale – Lavori Pubblici

Il Decreto Antifrode ha creato un piccolo
terremoto su un terreno già abbastanza franoso e sconquassato come
quello della normativa legata ai Bonus Edilizi. Le
scosse arrivano da ogni parte, a cominciare dal Disegno di
Legge di Bilancio
che sta cambiando le carte in tavola
sulle condizioni per usufruire delle varie agevolazioni fiscali,
per continuare appunto con l’obbligo dei nuovi adempimenti
introdotto dal D.L. n. 157/2021.

Decreto Antifrode: è caos per bonus edilizi

Una questione abbastanza delicata e complessa, sollevata oggi
anche dall’Ordine degli Architetti di Roma, che ha fatto notare
come le nuove disposizioni riguardano anche i lavori già avviati e
in corso di esecuzione. Come comportarsi con i costi conseguenti ai
nuovi adempimenti? Essi infatti non rientrano tra gli accordi
contrattuali già chiusi tra cliente, professionista e imprese e
dovranno essere oggetto di revisione.

Il D.L. n. 157/2021 definisce la normativa
d’urgenza per far fronte agli abusi verificatisi con l’introduzione
delle agevolazioni edilizie. Un problema grave e reale, confermato
dai circa 800 milioni di euro di crediti fittizi
legati proprio alle agevolazioni fiscali dedicate
al comparto e che hanno sollevato un polverone sulle
detrazioni. Risultato? La necessità di emanare
delle nuove misure e di apportare dei correttivi sui Bonus, come
dimostrano le nuove condizioni previste nel disegno di
Legge di Bilancio 2022.

Decreto Antifrode: necessario ma poco aderente alla realtà

Ma se la necessità di tamponare una questione da non poco di
natura fiscale è assolutamente condivisibile, dall’altra parte si è
pensato poco alle conseguenze pratiche per chi esercita la
professione. Su questo punto si è soffermato l’Ordine degli
Architetti di Roma e provincia
, che denuncia una
situazione di caos e incertezza nel comparto dell’edilizia dovuta
all’introduzione in corsa del Decreto Antifrode.

Secondo l’Ordine, siamo a ben 8 interventi
legislativi
sul tema in soli 18 mesi e
con il Decreto anti-frode anche per Bonus facciate
90%
e Bonus ristrutturazioni 50%, saranno
obbligatori, come per il Superbonus
110%:

  • il visto di conformità, rilasciato dai
    professionisti abilitati, con lo scopo di certificare i presupposti
    che danno diritto alla detrazione;
  • l’asseverazione tecnica della
    congruità dei costi, ovvero il controllo e la
    certificazione della corrispondenza tra i requisiti tecnici e la
    congruità delle spese e dei prezzi applicati.

In particolare, l’Ordine rileva poca chiarezza nella
modulistica, perché si rimanda ad un decreto
attuativo con i costi massimi di cui ancora non si conosce la data
di pubblicazione.

Inoltre i pagamenti relativi alla cessione del
credito
subiranno grossi ritardi perché sarà necessario un
tempo tecnico di adeguamento, generando seri problemi
d
i liquidità a professionisti e imprese.
Pur riconoscendo le buone intenzioni di questa normativa – conclude
l’Ordine – essa “appare costruita sulla base di un’esperienza
puramente teorica, che non tiene in conto della
sua applicazione nella vita reale”
.

Ciò che preoccupa è anche l’obbligo dei nuovi adempimenti anche
per i lavori già avviati e in corso di
ultimazione: i costi da sostenere non sono chiaramente stati
previsti nei contratti già chiusi e dovranno essere rivisti e
rinegoziati. In sostanza, quello che si chiedeva era un minimo di
lungimiranza: certe situazioni potevano essere previste e arginate,
senza creare adesso problemi organizzativi ed economici a tecnici e
addetti ai lavori.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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