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Dl Sostegni bis. Sì del Senato, via libera definitivo. Estesa platea attività indennizzate – Rai News

Ecobonus auto per tutto il 2021, cambia calendario fiscale

Il Dl, che vale 40 miliardi e prevede un nuovo e più esteso pacchetto di indennizzi alle imprese e proroghe fiscali, ha assorbito il decreto legge con lo sblocco graduale dei licenziamenti e la sospensione del ‘cashback’


L’Aula del Senato ha approvato la fiducia chiesta dal Governo al Dl sostegni bis dando così il via libera definitivo al provvedimento. Il disco verde è arrivato con 213 sì, 28 no e un astenuto. FdI ha dichiarato il suo voto contrario. Il provvedimento, che doveva essere convertito in legge entro il 24 luglio, e’ stato approvato dalla Camera lo scorso 14 luglio. A Palazzo Madama è arrivato dunque un testo blindato che ha avuto un esame sprint, suscitando qualche malumore non solo nell’opposizione. A Montecitorio il Dl, che vale 40 miliardi e prevede un nuovo e più esteso pacchetto di indennizzi alle imprese e proroghe fiscali, ha assorbito il decreto legge con lo sblocco graduale dei licenziamenti e la sospensione del ‘cashback’.

Per quanto riguarda gli aiuti a fondo perduto alle imprese, il decreto legge introduce il meccanismo del ‘doppio binario’, dotato di oltre 15 miliardi: bonifico automatico in linea con l’erogazione disposta con il ‘sostegni 1’ o calcolo dell’indennizzo in base alla perdita d’esercizio 2020-2019. La Camera ha peraltro ottenuto l’ampliamento della platea delle imprese che possono accedere al fondo perduto, disponendo l’aumento del volume d’affari 2019 delle attività coinvolte da 10 a 15 milioni. Mentre entrano in gioco, per il confronto utile alla stima delle perdite, anche i periodi aprile 2010-marzo 2021 rispetto a dodici mesi prima.

Tutte le forme di indennità erogate a imprese e lavoratori autonomi risulteranno peraltro escluse dalla base imponibile.  Anche in questo caso si tratta di un’innovazione frutto del confronto parlamentare. E’ stato quindi esteso di 40 milioni di fondo per le imprese costrette a chiudere per il Covid nel 2021. Contributi specifici riguarderanno, infine, per 60 milioni, le imprese dei segmenti ‘wedding’, feste e cerimonie. Altri 50 milioni arriveranno alle aziende fieristiche e alle società di logistica e allestimento, mentre 100 milioni sono le risorse stanziate per aiuti, sempre a fondo perduto, destinate alla ristorazione collettiva. Contributi sono stati peraltro assegnati, sempre in prima lettura, anche al settore degli operatori turistici, alle città d’arte e a quelle portuali.

Riprogrammate le principali scadenze fiscali
Montecitorio ha poi riprogrammato le principali scadenze fiscali dei prossimi mesi per autonomi e professionisti. I versamenti Irpef, Irap e Iva dei contribuenti soggetti agli indicatori Isa (e di quelli in ‘regime forfettario’) slittano al 15 settembre, senza maggiorazioni (è il cosiddetto ‘agosto senza tasse’). La notifica delle cartelle riprenderà il primo settembre mentre le scadenze 2020 relative alla rottamazione-ter e al ‘saldo e stralcio’ risultano riprogrammate tra fine luglio e fine ottobre (il 30 novembre scatterà invece il pagamento per le rate 2021).

L’intesa Governo-maggioranza, raggiunta a seguito di alcuni rilievi sulle coperture mossi dalla Ragioneria generale dello Stato, ha messo inoltre al riparo ‘l’anno bianco’ contributivo degli autonomi. Si dispone, in particolare, che chi ha diritto all’esonero contributivo per il 2021 potrà beneficiarne per le prime due rate in scadenza il 16 agosto prossimo, anche in assenza del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) 2020′. E arriva lo stop anche per l’Imu dovuta quest’anno dai proprietari di appartamenti con sfratto sospeso per Covid (insieme al rimborso della rata versata a giugno). I Comuni verranno, a loro volta, indennizzati per i conseguenti mancati incassi.

Un altro consistente pacchetto di aiuti arriverà sotto forma di bonus fiscali, di cui beneficeranno, tra le altre, le attività commerciali che si doteranno di pos (il credito d’imposta sulle commissioni salirà dal 30 al 100%). Questa misura accompagna la sospensione dell’operazione cashback. Altre agevolazioni fiscali vengono destinate alla formazione dei dipendenti e alle imprese farmaceutiche e di ricerca impegnate nei vaccini.

Ecobonus auto, incentivi per chi acquisterà auto ‘euro6’
Il ‘sostegni bis’ proroga, tra l’altro, al 31 dicembre le moratorie sui prestiti garantite dallo Stato (ma solamente sulla quota capitale). Emendamenti approvati alla Camera intervengono, inoltre, sul sistema delle banche popolari con attivi sotto gli 8 miliardi, disponendo che potranno emettere azioni di finanziamento con diritti patrimoniali e amministrativi. Arriverà fino a fine anno con una dote da 350 milioni l’ecobonus auto. Nella proroga del meccanismo lanciato per favorire la diffusione di veicoli elettrici e ibride figurano anche incentivi da 750 a 2mila euro per chi acquisterà una ‘euro6’ usata, diesel o benzina, che costi meno di 25mila euro, rottamando però un’auto con almeno 10 anni. Sul versante auto va poi registrato l’emendamento che prevede l’istituzione del ‘Centro italiano di ricerca per l’automotive’, con sede a Torino.

Alitalia, ulteriore prestito da 100milioni
Anche questo provvedimento ha poi un passaggio dedicato alla vicenda Alitalia, con un ulteriore prestito da 100 milioni, che si sommano agli altri 100 previsti dal Dl lavoro-fisco (successivamente entrato nel ‘sostegni bis’) per fare fronte a richieste di rimborsi. Tuttavia si prevede che i proventi registrati al termine dell’amministrazione straordinaria ‘sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato”, al fine di evitare che ‘possano determinarsi nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Nel Decreto rientrano anche norme sullo sblocco graduale dei licenziamenti
Nel decreto legge rientrano anche le norme sullo sblocco graduale dei licenziamenti disposte con il Dl lavoro-fisco varato a fine giugno e affidate a questo provvedimento (la nuova norma concede, tra l’altro, la possibilità di usare per tutto il 2021 la cig gratuita in cambio dell’impegno delle imprese a non licenziare). I relatori della Camera sono peraltro intervenuti sulle disposizioni relative ai contratti a tempo determinato previste dal Dl dignità, stabilendo in particolare che fino al 30 settembre 2022 tali contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi (ma meno di 24) in caso di particolari esigenze emerse dalla contrattazione collettiva. Viene inoltre fermato, sempre su input della Rgs, il rifinanziamento permanente per i centri per l’impiego a carico dei Fondo che alimenta il Reddito di cittadinanza.
 

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