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Ecobonus 2021: detrazione fiscale per la domotica – sicurezza.net – Sicurezza.net

Bonus domotica 2021: possibilità di approfittare della detrazione Ecobonus al 65% sull’acquisto e installazione di apparecchi per la Building Automation.

Il bonus è fruibile fino al 31 dicembre ed è subordinato al rispetto di requisiti tecnici e procedurali che riportiamo in questo articolo.

Secondo la bozza della Legge di Bilancio l’agevolazione potrebbe essere estesa anche al 2022 ma per la conferma si dovrà attendere il voto finale entro fine dicembre.

Cosa significa domotica

Per coloro che non sono familiari con termini come domotica o Building Automation proponiamo una breve introduzione all’argomento.

Con domotica si intende l’utilizzo di dispositivi come smartphone e tablet per la gestione e il monitoraggio degli impianti della casa.

Essa fonda i propri princìpi sull’efficienza energetica e la riduzione di costo d’impianti come riscaldamento, climatizzazione ed elettrodomestici.

Questa disciplina è stata incentivata dallo sviluppo di tecnologie come l’Internet of Things e la sostenibilità ambientale per la riduzione di sprechi e immissioni.

Nel nostro paese ha visto un notevole sviluppo grazie a politiche come l’Ecobonus, una serie di incentivi fiscali previsti dal Decreto Rilancio (DL. 34/2020) riservati a coloro che effettuano opere di miglioramento dell’efficienza energetica abitativa.

Come funziona la detrazione fiscale Ecobonus

Come già anticipato la detrazione comprende la fornitura e messa in opera di prodotti per la domotica e la Building Automation.

Il riconoscimento della detrazione sino al 65% dall’IRPEF o dall’IRES è attualmente disponibile sino al 31 dicembre, tuttavia è subordinato al rispetto di alcuni requisiti.

La strumentazione prevista dalla Building Automation e oggetto di sgravio comprende i dispositivi per la gestione automatica personalizzata di impianti di:

  • Riscaldamento.
  • Produzione acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.

Inoltre i suddetti dispositivi devono rispettare tre criteri fondamentali:

  • Devono mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici con fornitura periodica di dati.
  • Descrivere le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti.
  • Consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

Devono inoltre essere rispettate le norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica, di sicurezza.

Le spese detraibili sono quelle relative alle prestazioni professionali per l’analisi e i lavori di installazione e le spese di fornitura e messa in opera delle apparecchiature elettroniche per la Building Automation.

Precisiamo che sono escluse dal beneficio l’acquisto di apparecchiature elettroniche che consentono di interagire con i dispositivi di rilevamento come smartphone, tablet, PC o simili.

Chi può richiedere la detrazione fiscale Ecobonus

Hanno diritto alla detrazione fiscale tutti i contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica o che possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari in oggetto ossia:

  • Persone fisiche possessori di diritto reale sull’immobile o familiari conviventi con esso, locatari, comodatari, inquilini, componenti dell’unione civile, conviventi more uxorio, esercenti arti e professioni.
  • I contribuenti che conseguono reddito di impresa.
  • Le associazioni tra i professionisti.
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
  • Istituti autonomi per le case popolari o enti che hanno le stesse finalità dei suddetti istituti.
  • Le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Quali sono le modalità di fruizione

Le modalità di fruizione dello sgravio sono le seguenti:

  • Utilizzo diretto della detrazione fiscale, attraverso la dilazione della detrazione IRPEF o IRES in rate uguali per 10 anni.
  • La cessione del credito, il credito IRPEF a cui si ha diritto può essere ceduto all’impresa fornitrice dei beni e servizi come parte del pagamento della prestazione oppure a privati o istituti di credito e intermediari finanziari (quest’ultimi solo per incapienti).
  • Lo sconto in fattura, cedendo il credito all’impresa che recupererà il 110% dell’ importo.

Condizione indispensabile per la fruizione è che i lavori riguardano unità immobiliari o edifici esistenti ossia per i quali sia stata fatta dichiarazione al catasto, non è infatti possibile fruirne per immobili in fase di costruzione.

Limiti e massimali della detrazione Ecobonus

L’aliquota di detrazione consiste nel 65% delle spese totali sostenute nel rispetto dei massimali che variano a seconda della data di inizio lavori:

  • Entro il 6 ottobre 2020, nessun massimale applicato.
  • Dopo il 6 ottobre 2020, sino a 15.000 euro per unità immobiliare.

Come tutte le detrazioni di imposta, da effettuare sul modello 730, è concessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi per cui la somma eventualmente eccedente non è soggetta a rimborso.

La detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Documentazione e procedura per il riconoscimento della detrazione

Ai fini del riconoscimento dello sgravio fiscale, oltre al rispetto dei limiti e delle condizioni sopra riportate, è necessaria la corretta documentazione e l’invio attraverso un sistema procedurale specifico.

Il soggetto beneficiario deve produrre e conservare la seguente documentazione:

  • Stampa originale della scheda descrittiva di intervento, contenente il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario e dal tecnico incaricato dell’asservazione.
  • Asservazione redatta da tecnico abilitato, quest’ultima prevede criteri differenti a seconda dell’ inizio dei lavori ante o post il 6 ottobre 2020 ed è compresa nelle spese detraibili.
  • Schede tecniche dei dispositivi di Building Automation installati.
  • Delibera assembleare di esecuzione dei lavori.
  • Dichiarazione di consenso del proprietario all’esecuzione dei lavori.
  • Fatture delle spese sostenute per cui non è stato effettuato pagamento con bonifico.
  • Ricevute dei bonifici contenenti: causale del versamento (descrizione agevolazione Legge n.208/2015 art.1 comma 88), codice fiscale del beneficiario della detrazione  e del destinatario, data e numero della fattura.
  • Stampa dell’email inviata al sito ENEA contenente la scheda descrittiva dell’intervento.

Per quest’ultimo documento è importante precisare che è previsto un limite di 90 giorni solari dalla data di fine lavori o di collaudo delle opere per l’ invio sul sito Enea della scheda descrittiva dell’intervento.

L’invio non prevede deroghe al termine di 90 giorni e in caso di pagamenti dilazionati è possibile indicare la spesa sostenuta e da sostenersi.

Qualora la spesa effettiva differisca è possibile modificare il documento già inviato entro il termine di presentazione della dichiarazione redditi relativo all’anno di fine lavori.

Sul sito Enea è possibile modificare e annullare la documentazione ma raccomandiamo la lettura delle istruzioni per non invalidare la pratica per superamento dei termini.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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