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Ecobonus, le nuove regole: lunedì gratis la guida aggiornata per risparmiare sulle tasse – Corriere della Sera

Lunedì 22 novembre i lettori del Corriere potranno trovare, gratis, in edicola il terzo aggiornamento della guida «Risparmiare sulle tasse fino ad azzerarle, nuova guida all’Ecobonus aggiornata all’ultimo decreto». Il testo, disponibile anche online per gli abbonati al Corriere, è organizzato con la formula della domanda e risposta. La nuova edizione, che ha un’appendice di esempi realizzata da Crédit Agricole, si è resa necessaria dopo gli ultimi interventi normativi. Il disegno di legge di Bilancio e il decreto legge 157 cambiano radicalmente lo scenario delle agevolazioni fiscali per i lavori di riqualificazione immobiliare. Entrambi i testi normativi devono passare per il vaglio del Parlamento, il disegno di legge deve essere approvato entro la fine dell’anno per evitare l’esercizio provvisorio, per il decreto, che è già pienamente esecutivo, ci sarebbe qualche giorno in più ma presumibilmente verrà egualmente licenziato dalle Camere prima della pausa natalizia. Le forze politiche premono per modifiche più espansive del disegno di legge ma lo spazio lasciato dalle compatibilità economiche con i conti dello Stato non appare molto.

La proroga del Superbonus

Il disegno di legge prevede la proroga del Superbonus al 110% per le abitazioni in condominio fino alla fine del 2023, nel 2024 l’agevolazione scenderà al 70% e l’anno successivo si ridurrà ulteriormente al 60%. Il nodo politico però è dato dalla scelta del governo di non prorogare il bonus per le case autonome mantenendo la scadenza del 30 giugno 2022, sei mesi di tempo in più per completare i lavori sono concessi sono ai proprietari con Isee inferiore a 25mila euro e a chi ha presentato la Cila (comunicazione di inizio lavori) entro il 1° settembre scorso. Gli altri bonus sono stati prorogati fino al 2024 con le regole già in vigore, con due eccezioni: il bonus facciate durerà solo per il 2022 e la detrazione scende dal 90% al 60%. Il bonus arredi agevolerà una spesa massima di 5.000 euro invece dei 16mila euro in vigore fino alla fine del 2021.

Il decreto anti-frodi

Ma è il decreto legge 157 denominato «antifrodi» a presentare più problemi perché cambia le norme sulla cessione del credito. La necessità di deliberare con decreto deriva dalla scoperta da parte dell’Agenzia delle Entrate di frodi per cessioni a cifre gonfiate o addirittura per lavori inesistenti per 950 milioni di euro. Con le nuove norme, già in vigore, è obbligatorio il visto di conformità con cui un professionista abilitato certifica la congruità delle spese anche nel caso in cui chi chiede il superbonus decida di tenere per sé l’agevolazione. Sono esentati solo i contribuenti che presentano una dichiarazione precompilata o che la trasmettano tramite il loro sostituto di imposta. Diventa obbligatorio il visto di conformità anche per le cessioni di credito riguardanti gli altri bonus, prima non prevista. L’aggravio di costi renderà ben poco conveniente cedere il credito per cifre limitate. Infine, il decreto prevede che entro un mese dalla conversione in legge l’emanazione di un listino nazionale dei costi delle opere cui attenersi. Qualora i prezzi indicati fossero fuori mercato, si arriverebbe alla fine prematura del superbonus.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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