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Elezioni, Renzi: “Il Pd cerca la rissa, si vergogni dell’accordo con Di Maio e Fratoianni”. Salvini a Letta: … – La Stampa

Elezioni, Renzi: “Il Pd cerca la rissa, si vergogni dell’accordo con Di Maio e Fratoianni”. Salvini a Letta: … - La Stampa

Diciassette giorni al voto. La campagna elettorale si infiamma e l’agenda dei leader sì infittisce. I temi caldi continuano a essere il caro-bollette, le riforme, le sanzioni alla Russia, il futuro della Costituzione. E alle 15 è previsto un Consiglio dei Ministri proprio sul tema dell’energia. Intanto continua lo scontro tra Letta e il Terzo polo. Con il primo che accusa Renzi e Calenda di aver rinunciato al combattimento contro la destra e il leader di Azione che liquida le preoccupazioni Pd  come «tutte caz….» . «Non si caccerà Mattarella e non si cambierà la Costituzione» ha detto Calenda. Mentre per Renzi, «Letta cerca la rissa e si deve vergognare dell’alleanza con Di Maio e Fratoianni». Salvini, oggi a Terni, boccia l’idea della Bicamerale proposta dalla leader FdI: «Non è tempo». Al via la due giorni di Confcommercio con tutti i leader. Salvini oggi è a Terni, Meloni a Firenze.

– Il podcast – 17 giorni al voto – Il mesto 8 settembre del mai nato “Fronte Repubblicano”

– il podcast – L’appello di Letta, la rimonta di Conte

– L’intervista – Enrico Letta: “Vogliono cacciare Mattarella. Contro la destra siamo soli. No al presidenzialismo, è una scorciatoia populista”

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14.50 – Tajani a Ue, interferenze Timmermans inammissibili
L’eurodeputato e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea sulle dichiarazioni del vice presidente, Frans Timmermans, sulle elezioni in Italia secondo cui «l’agenda sociale di questa destra mette paura». «Questa condotta costituisce una interferenza inammissibile nella campagna elettorale di uno Stato membro e offende milioni di cittadini italiani, dando l’impressione che la Commissione europea sostenga un particolare partito politico a discapito di altri. Il Codice di condotta dei membri della Commissione europea stabilisce che i membri della Commissione devono ritirarsi provvisoriamente dai lavori della Commissione se si candidano o svolgono un ruolo attivo nella campagna elettorale», scrive Tajani nell’interrogazione in cui chiede alla Commissione «quali misure intende adottare per evitare che in futuro propri membri partecipino attivamente in rappresentanza della Commissione nella campagna elettorale di uno Stato membro».

13.51 – Conte, sì a ergastolo ostativo criminalità si può accantonare
«Boss mafiosi e condannati per reati gravi che escono tranquillamente dal carcere per i benefici penitenziari? È un problema solo per il Movimento 5 Stelle per altri partiti non è una urgenza. Lo diciamo da mesi e ieri è arrivato l’ennesimo schiaffo. Questo Parlamento perde l’ennesima occasione per portare in Senato la legge sull’ergastolo ostativo e farle tagliare il traguardo. Evidentemente per le altre forze politiche la lotta per la giustizia e contro la criminalità si può anche accantonare. #dallapartegiusta». Così Giuseppe Conte, leader M5S, su Facebook.

13.06- Bonaccini, chi vuole il nucleare dica dove: «Sulla ricerca sempre d’accordo»
«Sulla ricerca io sono sempre d’accordo. Sul resto però bisognerebbe approfondire». Così il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini alla domanda di una cronista se sia d’accordo con la visione sul nucleare espressa dal presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, che alla giornata di apertura di «Farete’» a Bologna aveva detto che «serve il nucleare», in particolare di quarta e quinta generazione. «Per altro – in questo caso non mi riferisco tanto al presidente che ha fatto un ragionamento che comprendo – vedo alcune forze politiche schierarsi per il nucleare dimenticando di dire che la prima centrale sarà pronta tra 15 anni o 20 anni», ha proseguito Bonaccini. «E nel frattempo che facciamo? Bisognerebbe, per rispetto degli elettori e dei cittadini, dire anche dove si prevede di realizzare quelle centrali per evitare di usare slogan in campagna elettorale che poi non vengono mai realizzati».

12:58 – Renzi: «A Palazzo Chigi Meloni o Draghi, la partita è questa»

«Un Governo di centrodestra con Calenda protagonista? «Se la destra ha i numeri e indica Giorgia Meloni noi staremo all’opposizione. Un’opposizione seria, che non urla al fascismo, ma io ritengo questa destra non credibile sotto il profilo della tenuta economica. Se la destra non ha i numeri c’è solo un’alternativa: andare da Draghi e dirgli: “In attesa che noi facciamo le riforme istituzionali e il Sindaco d’Italia, perché lì si torna, governa tu il Paese”. In quel caso noi staremo in maggioranza, altre ipotesi non ci sono. O vince la destra e noi staremo all’opposizione, o noi facciamo un bel risultato, la destra non vince e c’è Draghi al Governo. O c’è la Meloni o c’è Draghi: la partita è questa». Così il leader di Iv Matteo Renzi in diretta a CorriereTv. Sì a un Governo con Fratoianni? «Se c’è Draghi io lo voto, è Fratoianni che non lo voterà mai», la risposta.

12.47- Conte: «Noi mai con Meloni, con Letta non si sa»
«L’unico voto utile per Letta e’ quello per lui? Lo sospettavo… Viste queste preoccupazioni del signor Letta, se voterete noi avrete la garanzia che non andremo con la Meloni, se voterete Letta non si sa che cosa succederà». Lo ha detto il presidente M5s, Giuseppe Conte, a «L’aria che tira» su La7. 

12.17- Renzi: «Incredibile Letta ora si fa prendere in giro dalla Meloni»
«È incredibile l’atteggiamento di Letta, la Meloni dice “grazie Enrì”. Si sta facendo prendere in giro dalla Meloni tale e tanta è l’intensità di quanto sta lavorando per lei», lo dice il leader di Italia Viva Matteo Renzi. E sul Rosatellum: «La fiducia, caro Letta, l’ha messa Paolo Gentiloni, che mi risulta ancora iscritto al Pd, e la ministra che pose la fiducia in aula è stata Anna Finocchiaro».

12.17 – Tajani, «Calenda? Non si può fermare campagna per accordarsi basta mezz’ora»
«Calenda parlerà con Renzi. Noi siamo sempre pronti a sederci al tavolo. Ma non è che gli appuntamenti li fissa un singolo euro parlamentare». Lo dice il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani entrando nella sede di Confcommercio per partecipare a Confcommercio incontra, rispondendo a una domanda sulla proposta di Carlo Calenda di fermare la campagna elettorale per decidere sull’emergenza bollette. Calenda ha anche proposto una data, domani alle 11. «Siamo sempre pronti a parlare di tutti i temi. Ma non è che si ferma la campagna elettorale perché l’accordo si trova in mezz’ora se si vuole», ha aggiunto Tajani. «E’ importante che il governo intervenga subito sì, che l’Europa intervenga subito».

12.10- Bollette, Renzi: «Draghi faccia tutto quel che è necessario»
«Sul gas non c’è una sola soluzione. Bisogna mettere in campo tanti piccoli interventi di sblocco di tutto quello che negli ultimi anni è stato bloccato, il Tap, le trivelle, gli idrocarburi. Bisogna operare perché la nave rigassificatore arrivi a Piombino e poi sbloccare quello che riguarda le rinnovabili. Poi è importante che il Governo tra oggi e domani intervenga sui costi delle bollette, noi chiediamo a Draghi di fare tutto ciò che è necessario – per mutuare un’espressione che lui usò per salvare l’euro – per abbassare il costo delle bollette, insieme alla battaglia sul tetto al prezzo del gas. E poi bisogna ragionare di nucleare pulito. Paghiamo incompetenza e populismo».
11.44- Conte, incomprensibile no governo al superbonus
«È incomprensibile il forte contrasto del governo uscente a questa misura», cioè il superbonus. Lo ha detto il presidente di M5s Giuseppe Conte durante un incontro con Confartigianato. 

11.30-  L’ex presidente del Copasir  Volpi lascia la Lega
«Non posso che confermare la mia convinta visione atlantista», dice Volpi. «Una visione che non si limita, come pensa qualcuno, all’acronimo Nato, ma investe una ampia condivisione di valori che sono l’essenza stessa dello spirito dell’occidente e che non possono essere negoziabili. Sulla feroce aggressione della Russia all’Ucraina non ho quindi potuto apprezzare certe ambiguità e certi distinguo a partire da quelle sugli aiuti militari da inviare a Kiev. Tentennamenti incomprensibili, essendo convinto che lì vi sia una frontiera di valori, di libertà e di legalità che vada difesa», sottolinea.

11:29 – Mattarella a Tirana incontra il Presidente albanese Begaj
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato al palazzo presidenziale a Tirana dove incontrerà il presidente della Repubblica di Albania Bairam Begaj. Dopo il tete a tête-à-tête ci saranno i colloqui allargati alle delegazioni e infine la dichiarazione alla stampa. «Tra Italia e Albania si conferma grande sintonia. Albania partner fondamentale nei Balcani», ha detto Mattarella.

11.21 – Striscione Forza Nuova: «Meloni come Badoglio»
«Meloni=Badoglio». È lo striscione, firmato Forza Nuova in rosso, comparso oggi a Roma. In un tweet il movimento di estrema destra «rivendica» l’iniziativa in occasione dell’8 settembre. «Hai reclamato lo scioglimento di Forza Nuova – scrive Fn rivolgendosi alla leader di Fratelli d’Italia-. Ti fai garante dell’occupante guerrafondaio #NATO.
Sei pronta a governare agli ordini #Ue sotto la nuova agenda #Draghi. Ma ricorda… Roma traditoribus non praemiat!».

10.46 – Calenda: «Se inevitabile Draghi risponderà a appello»
«Mi chiedono se Draghi vuole restare. Non so se Draghi vuole restare o meno, credo che se la situazione sarà inevitabile risponderà all’appello dell’Italia come ha fatto fino ad ora. Ma non so se è così rilevante questo, forse è più rilevante cominciare a votare per le persone che propongono quel metodo di governo». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, all’incontro con Confcommercio.

10.45 – Salvini a Letta,troviamoci oggi pomeriggio per decreto aiuti. «Insultami su tutto, ma ci stai o non ci stai su questo?».

«Vorrei chiedere a Letta: insultami su tutto, sul fascismo, su Putin, però troviamoci oggi pomeriggio per firmare il decreto per aiutare le famiglie. Ci sta o non ci sta questo signore?». Lo ha detto stamani a San Martino di Lupari (Padova) Matteo Salvini, nel corso di un incontro elettorale. «L’Europa – ha aggiunto – o aiuta le famiglie, i negozianti, i panettieri adesso, oppure saltano tre milioni di posti lavoro. L’emergenza è una aiutare famiglie e imprese a pagare le bollette, di tutto il resto si potrà parlare avanti», ha concluso.

10.38 – Calenda: «Bicamerale? Più  probabile io su Marte»
«Ci sono più possibilità che io arrivi su Marte con la prossima navicella, che la commissione Bicamerale faccia il presidenzialismo». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, intervenendo a «Confcommercio incontra».

10.36 – Berlusconi: «Tasse, un male che va ridotto il più possibile»
«Siamo ancora qui per parlare di tasse. Se lo Stato ti chiede un quarto di ciò che con tanti sacrifici hai guadagnato, senti che questo è giusto. Se ti chiede il 50%, senti che è un furto. Se ti chiede addirittura il 60%, senti che è una rapina. E questo succede a tanti lavoratori autonomi, ai professionisti, alle piccole imprese. Se sei d’accordo, se anche tu pensi che le tasse non siano belle come dice la sinistra, ma siano un male necessario per far funzionare lo Stato, ma un male da ridurre il più possibile, allora il 25 settembre devi andare a votare e devi votare assolutamente per noi, per Forza Italia». Lo afferma il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, nella sua pillola elettorale.

10.20 – Lega: «Irresponsabile, Letta risponda sul decreto blocca-bollette»
«Irresponsabile una sinistra che non si accorge dell’emergenza di oggi per gli italiani, bloccare gli aumenti delle bollette di luce e gas, e parla di bicamerali per le riforme, di Russia o di fascismo. Letta, lo approviamo subito e insieme un Decreto blocca-bollette da almeno 30 miliardi per aiutare gli Italiani o no?». Così fonti della Lega.

10.09 – Calenda, energia: «Stop campagna elettorale vediamoci domani mattina, basta giochini». 

«Sono venti giorni che chiedo di fermare la campagna elettorale e proporre a Draghi uno scostamento di bilancio, in cambio però della riduzione delle promesse impossibili perché altrimenti i mercati si spaventano. Questa è una situazione di economia di guerra e noi dobbiamo intervenire appiattendo le bollette anche perché Salvini e Putin, separatamente, stanno dicendo la stessa cosa: o ci levate le sanzioni o vi mandiamo a gambe all’aria». LO ha detto Carlo Calenda leader di Azione a Radio Anch’io.

10.04 – Serracchiani (Pd) Calenda e Renzi come Salvini e Meloni
«Uno dice sì allo scostamento di bilancio e l’altro non ne vuol sentire nemmeno parlare. Chi sono? Salvini e Meloni? No, Calenda e Renzi. I primi due almeno stanno in partiti diversi. Poi uno si chiede perché Calenda e Renzi trascorrono maggior parte del loro tempo a tirar sassi al Pd: se parlano d’altro rischiano di scoprire che non hanno le stesse idee anche su questioni non esattamente di dettaglio come lo scostamento di bilancio”. Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera».

10.10 – Lupi (Noi Moderati): «Terzo Polo smetta chiedere voti a nome di Draghi»
«Lo sport cattivo di tirare per la giacca una persona per prendere i voti è una roba dell’altro mondo. Draghi ha detto che non vuol fare il premier, abbiamo affrontato l’emergenza con il governo Draghi, stando tutti insieme, ma era una eccezione. Il centrodestra si sta candidando a governare il paese con le sue proposte, con orgoglio per esempio abbiamo sottoscritto lo stesso programma sul caro bollette e sul caro vita». Lo dice Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati indicando nella scuola, nel sostegno alla natalità, nella sicurezza unita alla politica della accoglienza altre priorità del centrodestra.

9.55 – Salvini: «Bicamerale? Ok ma irresponsabile parlarne ora»
Sulle riforme «bisognerà coinvolgere tutti». Ne è convinto Matteo Salvini. «Questo fra qualche mese», aggiunge però il segretario leghista, intervenendo a Unomattina. «A me piacerebbe che la politica oggi sono riunisse per bloccare gli aumenti delle bollette. Riformare la Costituzione tra un anno è assolutamente fondamentale. Un paese presidenziale e federale sarebbe più moderno e efficiente. Ma oggi la politica che chiacchiera di quello che potrebbe succedere tra due anni è irresponsabile perché rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro nella prossime settimane».

9.49 – Di Maio, Salvini non vuole tetto a prezzo, destra timida
«Putin ha paura di un tetto massimo la prezzo del gas» che dovrebbe essere messo a livello europeo. In Italia «Salvini non lo vuole e c’è una certa timidezza da parte della destra». Lo ha detto il leader di Impegno civico, Luigi Di Maio, a Isoradio. «Putin prova a ricattare tutto il mondo – ha aggiunto – ma grazie alla comunità internazionale è stato firmato un accordo sul grano far uscire il grano dall’Ucraina».

9.48 – Sangalli (Confcommercio): «Risposte immediate su emergenze Paese»
«Le imprese chiedono risposte immediate all’emergenza energia in raccordo con l’Europa, stabilendo in primis un tetto al prezzo del gas, una migliore spesa pubblica e un riordino del sistema fiscale, politiche a sostegno dell’innovazione, del lavoro e della transizione energetica e chiedono di concentrare le risorse su queste priorità per superare le emergenze che minacciano la ripresa economica e la stabilità del nostro Paese». Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, aprendo il confronto con i leader politici in vista delle elezioni.

9.11 –  Renzi a Meloni: «Soldi per programma economico li trovi al Monopoli?»
«Il programma economico della Meloni non sta in piedi: il centrodestra propone la flat tax al 15 o al 23%, quota 100, le dentiere, Berlusconi è incontenibile quando parte per la campagna elettorale: sono tra 95 e 100 miliardi di euro. Cara Meloni questi soldi li trovate al Monopoli? Se fossi Letta questo chiederei a Meloni», ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi a Rtl 102,5. «Se governa Meloni noi saremo all’opposizione. Se governa Draghi noi saremo in maggioranza. Senza i numeri ci sarà Draghi».

8.58 – Renzi: «Meloni ringrazia, Letta fa campagna elettorale per FdI»
«La Meloni ringrazia Enrico Letta che da un mese, senza accorgersene, sta facendo la campagna elettorale per FdI. La Meloni lo prende in giro e gli dice grazie, per tutte le cose che Letta ha detto sulle tasse, sul Reddito di Cittadinanza…». Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, ospite di Rtl 102.5.

8.54 – Calenda: «Economia di guerra, serve scostamento»
«Sono d’accordo sull’utilizzo degli extraprofitti ma non bastano, non funzionano, serve uno scostamento di bilancio perché questa è economia di guerra, è una questione di natura geopolitica». Lo dice Carlo Calenda a Radio Anch’io. Calenda risponde anche a una domanda sul rigassificatore di Piombino. «Serve, ho anche proposto un dibattito pubblico al sindaco, che è di FdI, ma non lo ha voluto fare».

8.51 – Calenda: «Letta su Mattarella? Tutte caz…..»
«Son tutte ca…, non si caccerà Mattarella e non si cambierà la Costituzione». Lo dice Carlo Calenda, intervenendo a Radio Anch’io, riferendosi alle parole di Enrico Letta, secondo cui l’intenzione del centrodestra è quella di cambiare la Costituzione in senso presidenzialista e mandare via il presidente della Repubblica.

8.42 – Letta: «Meloni e Salvini separati su tutto»
Nel centrodestra su ogni tema «stanno dicendo cose opposte. Uno sta con Mosca e l’altra dice di essere contro Mosca. Meloni sul tema della flat tax ha detto l’opposto di Salvini. Su tutte le questioni sono separati. Se loro vincessero, ci sarebbe una fibrillazione continua». Così Enrico Letta a Radio Capital. «Il voto è un voto sacro, dura per cinque anni. Se noi vinciamo governiamo, se noi perdiamo andiamo all’opposizione e non saremo la `Protezione civile´», ha aggiunto.

8.38 – Letta: «Rosatellum fatto da Renzi per costruire sua leadership»
«Chi ha votato questa legge elettorale? Io no. Con il cerino in mano restano Rosato e Renzi nel Terzo polo che potrebbe andare con la destra. Questa legge elettorale è stata il tentativo sbagliato di Renzi di costruire una leadership a sua immagine e somiglianza. È sbagliatissimo». Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta a Radio Capital. «Il Terzo polo ha deciso di non vincere la partita ma di prendersi un pezzettino e di non combattere contro la destra. La stessa cosa i Cinque stelle che non hanno voluto l’alleanza. Noi siamo gli unici in coalizione, gli unici che nei colleghi uninominale possono contendere i seggi con la destra. Gli altri hanno deciso di non combattere contro la destra»

8.31 – Letta: «Con il presidenzialismo il centrodestra vuole cacciare Mattarella»
«Il grande rischio è che il centrodestra abbia una affermazione che, con questo sistema elettorale molto maggioritario, gli consenta di cambiare la Costituzione da solo. Di fronte al centrodestra c’è una unica coalizione, la nostra. Tutti gli altri voti nei collegi uninominali non hanno alcun effetto se non quello di aiutare la destra. Con questa legge elettorale chi vince può prendere il 70% dei seggi pur avendo il 43% dei voti». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Radio Capital. «Non c’è nulla di antidemocratico: il voto lo decidono i cittadini. Ma per me la questione grave è il presidenzialismo: con una maggioranza larga possono cambiare la Costituzione da soli e cacciare Mattarella, come ha fatto intendere Berlusconi. In Italia oggi presidenzialismo significa pieni poteri», ha concluso.

Source: lastampa.it

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