Nonostante il suo depotenziamento avviato a fine 2023 e
terminato a maggio 2024, il bonus 75% previsto dall’art. 119-ter
del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio) per l’eliminazione delle
barriere architettoniche, resta ancora un’ottima possibilità per
ridurre i costi dell’investimento.
In questo approfondimento proveremo a definire tutto quello che
occorre sapere per l’utilizzo di questa detrazione fiscale.
Gli interventi agevolabili
Come anticipato, la detrazione fiscale è prevista dall’art.
119-ter del Decreto Rilancio che, però, ha subito un vero e proprio
taglio:
A partire dal 28 dicembre 2023 (data di entrata in vigore del
D.L. n. 212/2023), il bonus 75% può essere utilizzato sulle spese
documentate e pagate tramite bonifico parlante fino al 31 dicembre
2025, per la realizzazione in edifici già esistenti di interventi
volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad
oggetto esclusivamente:
- scale;
- rampe;
- ascensori;
- servoscala;
- piattaforme elevatrici.
Si tratta, dunque, di eliminazione di barriere “verticali”,
mentre quelle orizzontali (infissi, piatti doccia, porte, …) sono
stati completamente esclusi.
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