Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieEco BonusFico: «Ora rimboccarsi le maniche Il M5S sia forza propulsiva su salario minimo e diritti» – Corriere della Sera

Fico: «Ora rimboccarsi le maniche Il M5S sia forza propulsiva su salario minimo e diritti» – Corriere della Sera

di Emanuele Buzzi

Il presidente della Camera: il progetto di Conte è solido, bene i primi passi

Presidente Fico, il M5S vive una fase di tensioni. Il progetto di Conte traballa?


«Assolutamente no. Il progetto di Giuseppe Conte è solido, sta muovendo i primi passi che mi sembrano molto positivi. Chiaramente c’è da rimboccarsi le maniche, e lo faremo tutti insieme»
.

Al Senato c’è stata una forte spaccatura, alla Camera si rischia ancora peggio.


«Parlerei di confronto interno, non di spaccatura. Ed è il percorso per raggiungere insieme i nostri obiettivi»
.

I parlamentari hanno paura delle elezioni anticipate.


«Il nostro Paese sta facendo fronte a molteplici sfide, è uno dei periodi più complessi dal Dopoguerra a oggi. I parlamentari sono al lavoro. Abbiamo il dovere di avanzare sul cronoprogramma del Piano nazionale di ripresa e resilienza per avere accesso alle risorse europee. Per farlo dobbiamo avere un Parlamento forte e che lavora continuativamente. Questo non è interesse dei singoli deputati o senatori ma dell’intero Paese»
.

Cosa pensa del totonomi per il Quirinale?


«Da presidente della Camera non è opportuno che io intervenga al riguardo»
.

È stato a Washington per una visita ufficiale con la speaker Nancy Pelosi, ma ha anche incontrato diversi esponenti progressisti.


«È stata una visita importante e proficua che ha permesso di rafforzare ulteriormente i già ottimi rapporti tra i nostri parlamenti e i nostri Paesi. C’è grande stima e fiducia nell’Italia. Poi ho avuto anche altri incontri, al Dipartimento di Stato e con deputati e think tank che lavorano sulle relazioni Stati Uniti-Europa, così come sui temi dell’equità sociale e della transizione ecologica. Con i progressisti abbiamo condiviso diverse analisi proprio su questi temi»
.

Avete parlato di crisi climatica. La Cop di Glasgow rischia di essere un fallimento.


«La discussione su queste sfide così forte e diffusa, questo sentimento generale, è già un fatto, una conquista, e sta portando dei risultati. Certo siamo ancora lontani dal raggiungimento del risultato ottimale. Vanno profusi i massimi sforzi, soprattutto diplomatici, per accorciare le distanze con alcuni Paesi i cui livelli di emissione sono oltre la soglia critica. Lo sforzo è a 360 gradi, i Parlamenti stanno dando il loro contributo, come ha dimostrato la Pre-Cop di Roma. Moltiplicare i momenti di confronto multilaterale può essere la strada per trovare punti di contatto e accorciare le distanze»
.

In Europa il M5S prepara lo sbarco tra i socialisti: altri malumori in vista?


«I nostri eurodeputati sono al lavoro da inizio legislatura per definire l’ingresso in un gruppo. Ci sono stati diversi confronti. Io stesso in diverse occasioni ho incontrato esponenti di Socialisti e democratici e dei Verdi. Sono d’accordo con il lavoro che stanno portando avanti Conte e i parlamentari europei. Però al di là di una specifica collocazione, sempre complessa se pensiamo alla storia e al percorso del M5S, la nostra stella polare devono essere i valori: diritti sociali e lotta alle diseguaglianze, tutela dei beni comuni e transizione ecologica, un salto di qualità e di coraggio sui diritti civili»
.

Molti però vedono il M5S appiattito sul Pd.


«C’è anche chi dice il contrario. E io comunque non lo condivido. Il Movimento ha messo sul tavolo la difesa di alcune misure chiave per l’agenda del governo. Penso al reddito di cittadinanza e all’ecobonus, per fare due esempi. Credo che il M5S, com’è nella sua storia, possa imporre nuove riflessioni e così nuovi temi, come ha fatto in questi anni su ambiente e sostenibilità. Guardiamo il Paese in questo momento e nelle sue prospettive. Il Pil cresce ma l’Italia è ferma al palo sul tema dell’adeguamento dei salari: è divenuta urgente una discussione seria sul salario minimo. Lo stesso potrei dire sul terreno dei diritti civili, che devono vedere il Movimento, come è stato in passato, forza propulsiva, a partire dalla legge sull’eutanasia. Rilanciamo su questi fronti con coraggio»
.

C’è chi contesta che il M5S stia diventando solo un partito territoriale del Sud.


«Abbiamo un forte radicamento al Sud, questo è indubbio. Tra le priorità di Conte c’è però un’agenda economica che sappia interpretare ugualmente le esigenze di tutto il Paese»
.

Ma a livello politico il M5S vacilla. Sull’ecobonus festeggia ma è una mezza sconfitta.


«Il M5S non vacilla. E l’ecobonus è stato prorogato. Sul superamento del tetto legato all’Isee mi pare ci sia un consenso molto ampio e ne discuterà il Parlamento»
.

È soddisfatto di come è cambiato il reddito di cittadinanza? Cosa va protetto?


«Personalmente sono orgoglioso che il nostro Paese abbia una misura simile di giustizia sociale che nel periodo da cui veniamo ha rappresentato per molti un’àncora. Le modifiche apportate non ne travolgono né il senso né il nucleo fondante, ma investono di più la connessione con le politiche attive del lavoro, che peraltro richiedono un ulteriore potenziamento»
.

Lo stop al ddl Zan al Senato segna una resa per questa legislatura?

«È stata un’occasione persa. Ma, ripeto, ascoltiamo il Paese: tanti aspettano una legge di civiltà contro l’omotransfobia. Auspico che si possa riprendere il filo».

Il tema dell’eutanasia è finito nel cassetto.


«È nel calendario dei lavori della Camera. Un segnale politico chiaro. Serve adesso trovare una sintesi alta e approvare un provvedimento necessario. Il Parlamento non può delegare ai giudici o alla Corte ciò che non è in grado o non vuole affrontare: si tratta anche di dignità istituzionale»
.

Il Parlamento riuscirà a centrare gli obiettivi per il Pnrr?


«Stiamo seguendo un percorso a tappe, il cronoprogramma è serrato ma in questa fase mi sento di dire che sono ottimista»
.

È contento della riapertura del Transatlantico?


«La sua riapertura è un piccolo gesto simbolico ma di valore. È un piccolo passo verso il ritorno alla normalità dopo l’impatto della pandemia. Mi ero impegnato a una sua trasformazione provvisoria e ho tenuto fede a questo impegno»

10 novembre 2021 (modifica il 10 novembre 2021 | 23:10)

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment