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Firmato l’accordo per il prezzo del latte – Agrifood Magazine – TeleAmbiente TV

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con ItalPress: 1) Firmato l’accordo per il prezzo del latte; 2) Dalla manovra oltre 2 miliardi di euro per l’agricoltura; 3) In crescita i birrifici agricoli in Italia; 4) Nutriscore, patatine fritte più salutari dell’olio

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con ItalPress:

1) Firmato l’accordo per il prezzo del latte: È stato raggiunto l’accordo sul prezzo del latte. A darne l’annuncio, il Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che parla di un risultato reso possibile dallo sforzo di tutte le parti che compongono la filiera: produttori trasformatori e distributori. Per il Ministro, si tratta di un passo fondamentale per la tutela delle eccellenze del settore, messe sotto pressione dai margini sempre più esigui dovuti alla crescita dei costi delle materie prime. L’accordo per il sostegno alla filiera lattiero casearia prevede la costituzione di un tavolo tecnico per discutere le misure per fronteggiare l’emergenza. Con l’intesa, valida fino al 31 marzo 2022, gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, Iva esclusa. Per il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti “è il primo passo significativo nella direzione da noi auspicata ora è indispensabile lavorare per valorizzare il prodotto italiano. Obiettivo che vede impegnata in prima linea la parte agricola e che deve vedere coinvolti tutti gli attori”. Secondo le associazioni di categoria, si inizia a recuperare un assetto più equilibrato della filiera che vale oltre 16 miliardi di euro e occupa più di 100mila persone. L’aumento del costo delle materie prime e dell’energia nel corso del 2021, sta mettendo a dura prova il settore lattiero caseario.


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2) Dalla manovra oltre 2 miliardi di euro per l’agricoltura: Dalla manovra oltre 2 miliardi di euro per agricoltura, pesca e agroalimentare. I fondi, spiega il ministero delle Politiche Agricole, serviranno per sostenere e rilanciare il settore agricolo, valorizzare la competitività delle filiere e favorire gli agricoltori under 40. I provvedimenti più importanti, “riguardano l’istituzione del Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali per sostenere più efficacemente la gestione del rischio da parte delle aziende agricole, la proroga dell’esenzione Irpef dei redditi dominicali e agrari, il sostegno alla competitività delle filiere, la decontribuzione per imprenditori agricoli e coltivatori diretti under 40, e importanti stanziamenti per proseguire l’attuazione della Strategia nazionale forestale”. Prorogato inoltre, per i prossimi tre anni il Bonus Verde, che prevede la detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde.

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3) In crescita i birrifici agricoli in Italia: Boom di birrifici agricoli in Italia. Dal 2010 si sono diffusi con particolare intensità, aumentando del 200% in soli sei anni, passando dalle 86 unità del 2015 alle 264 del 2021. È quanto emerge dai dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sulle birre artigianali del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie Alimentari Ambientali e Forestali. Un’espansione costante, un processo che non si è interrotto neppure in tempi di pandemia e svela la progressiva diversificazione della produzione per molte aziende agricole, arrivate a riconvertire il proprio assetto dal punto di vista produttivo gestionale e perfino strutturale. Sia a livello nazionale che locale, gli agricoltori mostrano di voler accettare la nuova sfida e di voler rispondere alla domanda crescente dei consumatori di birra artigianale, sempre più orientati a un prodotto di qualità e territoriale. In generale nei sei anni presi in considerazione dall’ultimo report del 2015, i birrifici in Italia sono praticamente raddoppiati passando dai 649 del 2015 ai 1253 del 2021, con un numero di addetti che nello stesso periodo è aumentato del 3,7%.

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4) Nutriscore, patatine fritte più salutari dell’olio: In Francia le patatine fritte sono più salutari di un cucchiaio di olio extravergine d’oliva che, a sua volta, ha lo stesso valore per l’organismo di un hamburger molto farcito. È quanto indicato dal Nutriscore, il sistema della cosiddetta ‘etichetta a semaforo’, sviluppato in Francia per segnalare ai consumatori i cibi con una alta presenza di grassi o sale.  Per il Consorzio Olivicolo Italiano, Unaprol, si tratta “dell’ultima follia del Nutriscore”. “Secondo questo sistema – segnala il Consorzio – l’apporto di grassi di un panino ripieno di carne e salse varie vale il semaforo giallo (lettera C), esattamente come l’olio extravergine d’oliva, mentre le patatine fritte meritano addirittura il semaforo verde e una bella lettera B”.  Da qui l’invito a Governo, Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, e parlamentari italiani a Bruxelles “a combattere strenuamente questo sistema ideato solo per danneggiare l’Italia e i suoi prodotti più importanti”. Il Ministro Patuanelli ha già ribadito il suo no secco al Nutriscore, annunciando che sul tavolo dei prossimi bilaterali in programma c’è proprio l’etichetta a semaforo.  “Dobbiamo chiarire – afferma Patuanelli – che la nostra posizione non è mediabile, massima contrarietà a mettere un colore al cibo”.

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