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Il Duomo di Serravalle sfrutta il bonus facciate Soprintendenza dà l’ok – La Tribuna di Treviso

I lavori al via garantiranno anche la sicurezza antisismica Il costo sarà di 150mila euro, a carico della parrocchia  

VITTORIO VENETO

Dall’ospedale alle chiese. La città di Vittorio Veneto si trasforma in un grande cantiere antisismico. Con un’attenzione, però, anche allo stato delle facciate. È quanto accadrà allo storico Duomo di Serravalle, un edificio sacro del 1779, preesistente forse già dal XIV secolo, epoca del sopravvissuto campanile. II Comune di Vittorio Veneto si è adoperato, in questi mesi, per convincere i proprietari dei palazzi affrescati del salotto quartierale a beneficiare del “bonus facciate”. Bene, il primo cantiere a partire sarà quello dell’antica chiesa che, sostanzialmente da un secolo non vedeva “rinfrescate” le pareti esterne. Ma lo storico edificio di culto, tra i più visitati in città, riceverà anche un supplemento d’attenzione: da parte della Soprintendenza. Essendo Serravalle una delle aree più a rischio sismico della città (classificata di prima categoria), con gli insediamenti reduci dal terremoto del 1936, il Duomo verrà sottoposto ad un appropriato adeguamento anti-terremoto, su decisione e finanziamento del massimo organismo di tutela dei beni culturali. Per quanto riguarda il “bonus facciate”, la parrocchia di Serravalle ne approfitterà per rinnovare anche i muri esterni della canonica, che si trova dall’altro lato della strada rispetto al duomo stesso. I cantieri dovranno concludersi entro il 2021 per poter attingere ai fondi statali dedicati. I restauratori metteranno mano a 2500 metri quadrati di superficie, con particolare attenzione al rinnovo dell’intonaco, ma anche alle pietre dei portali e ai caratteristici cornicioni della chiesa, lunghi ben 700 metri. Come informa il parroco monsignor Michele Favret, l’intervento sarà dunque di tipo conservativo, per cui sarà salvato, per quanto possibile, l’esistente.

L’impresa incaricata è la Maset di Vittorio Veneto. La parrocchia investirà 150mila euro, potendo contare sulle proprie finanze e su un contributo della Cei di 65 mila euro, oltre che sul bonus. Nella circostanza verrà manutentato anche il tetto. Il duomo accoglie numerosi e qualificati visitatori per la pala dell’altar maggiore (Madonna con Bambino), opera cinquecentesca di Tiziano Vecellio; la Pala della Sacra Famiglia, opera di Pietro Pajetta; due altre pale quattro-cinquecentesche di Francesco da Milano e gli affreschi di Giovan Battista Canal e di Felice Schiavoni. —

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