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Il Superbonus 110% traina il Bonus Mobili? – Lavori Pubblici

Superbonus 110% e Bonus Mobili: le due agevolazioni fiscali sono
cumulabili? O meglio, l’utilizzo di una permette di accedere
all’altra? Ne parla Fisco Oggi, spiegando la
logica alla base del Bonus Mobile.

Superbonus 110% e Bonus mobili insieme: la risposta del
Fisco

Il dubbio nasce da un contribuente il cui condominio sta
utilizzando il Superbonus 110% per effettuare interventi di
isolamento termico dell’involucro (cappotto termico) e la
sostituzione della caldaia centralizzata. Questi interventi,
secondo l’art. 119 del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio)
permettono di accedere al cambio degli infissi nelle singole unità
immobiliari come intervento trainato. Allo stesso modo, è possibile
richiedere il bonus mobili nelle singole unità, considerato che
l’agevolazione è normalmente prevista nel caso di sostituzione
degli infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di
infisso?

Cos’è il bonus Mobili

Ricordiamo che il Bonus Mobili consiste in una
detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di
grandi elettrodomestici
di classe non inferiore alla A+ (A
o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un
immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione spetta anche
per gli acquisti effettuati nel 2021, ma potrà essere richiesta
solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione
edilizia
iniziato a partire dal 1° gennaio 2020.

Rientrano tra i mobili agevolabili letti,
armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini,
divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di
illuminazione che costituiscono un necessario completamento
dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Nell’importo possono essere considerate anche le spese
di trasporto e di montaggio
dei beni acquistati, purché le
spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento
richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o
di debito).

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di
porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e
tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in
dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata
su un ammontare complessivo:

  • non superiore a 10.000 euro per le spese
    sostenute nel 2020;
  • per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare
    la detrazione è stato elevato a 16.000 euro,
  • secondo il disegno di legge della Legge di Bilancio 2022 tale
    importo l’anno prossimo potrebbe essere ridotto a 5.000
    euro
    .

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data
di inizio lavori
sia anteriore a quella in cui sono
sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici e va provata presentando i titoli edilizi
abilitativi o la dichiarazione sostitutiva di atto di
notorietà.

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più
unità immobiliari avrà diritto al beneficio più
volte
. L’importo massimo di spesa va, infatti, riferito
a ciascuna unità abitativa oggetto di
ristrutturazione.

I documenti da conservare sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta
    di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di
    debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la
    qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. Lo
    scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme
    all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei
    beni acquistati, è equivalente alla fattura.

Bonus Mobili si può usare con intervento trainato?

Condizione per usufruire del bonus mobili ed
elettrodomestici è quindi che sugli immobili destinati ad
accogliere tali beni siano effettuati determinati
interventi edilizi. Tra questi, gli interventi
sulle singole unità immobiliari di recupero del patrimonio edilizio
previsti alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3
del Testo unico dell’edilizia (D.P.R. n.380/2001), ossia
manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo,
ristrutturazione edilizia.

Nel caso in esame, dato che la sostituzione di
infissi
esterni con modifica di materiale o tipologia di
infisso nelle singole unità immobiliari rientra tra gli interventi
di manutenzione straordinaria, il contribuente può richiedere il
Bonus Mobili e può anche fruirne tramite sconto in
fattura
o cessione del credito (circolare
n. 30/2020).

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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