

Premessa – In prossimità della scadenza del prossimo 16 giugno, in cui i possessori d’immobili sono chiamati a liquidare e versare l’acconto IMU e TASI per il 2016, una particolare categoria d’immobili che merita attenzione è quella degli immobili produttivi appartenenti a categoria catastale D ma privi di rendita catastale, poiché non iscritti in catasto e riportati nel bilancio dell’imprenditore.
Per tali immobili, la base imponibile è determinata (alla data d’inizio di ciascun anno solare ovvero, se successiva, alla data di acquisizione) dal valore, al lordo delle quote di ammortamento, che risulta dalle scritture contabili, applicando i coefficienti di rivalutazione determinati annualmente con apposito Decreto Ministeriale (art. 5, comma 3 del D.Lgs. n. 504/1992). Nel determinare la base imponibile, al costo di acquisto / costruzione vanno aggiunte le eventuali spese incrementative, al lordo delle quote di ammortamento alla data del 1° gennaio dell’anno di tassazione o, se successiva, alla
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