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Incentivi auto esauriti, così non hanno senso: lo dicono i brand – FormulaPassion.it

Incentivi auto esauriti, così non hanno senso: lo dicono i brand - FormulaPassion.it

Gli incentivi auto 2022 sono stati al centro di lunghe discussioni e oggetto del desiderio dei clienti e delle case automobilistiche che insieme alle associazioni di settore chiedevano sostegno dal governo per superare il momento di crisi. Com’era preventivatile, la terza fascia dell’ecobonus, quella riservata alle vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km si è esaurita in pochissimo tempo: solo 20 giorni per bruciare i fondi stanziati, un risultato che da un lato fa ben sperare dal punto di vista delle immatricolazioni ma che in realtà se analizzato evidenzia come la struttura degli incentivi, così congegnata e con le modifiche apportate nell’ultimo decreto non abbia senso o comunque sia ampiamente rivedibile. A pensarlo sono anche gli stessi brand automotive, come ci hanno raccontato in esclusiva diversi numeri uno dei marchi internazionali che operano sul mercato italiano.

Come ad esempio Mazda, con l’amministratore delegato Roberto Pietrantonio che nel corso del MIMO 2022, il Milano Monza Motor Show ha espresso le sue perplessità sulla struttura dell’ecobonus: “Credo siano serviti a poco. Tanti fattori hanno contribuito a questo scarso successo. Ad esempio i ripetuti annunci, non si può anticipare il loro arrivo mesi e mesi prima così quando sono partiti i consumatori avevano l’impressione che fossero già operativi da tempo. Come UNRAE poi avevamo espresso diverse perplessità, come ad esempio il fatto di rivolgersi solo al cliente privato. Sappiamo bene che oggi le tecnologie virtuose come l’elettrico vengono scelte in gran parte da chi opta per formule di noleggio a lungo termine. Senza poi dimenticare le aziende. Non puntare su questo ci ha portato a chiederci quale fosse il reale obiettivo di questi incentivi. Sicuramente non molto chiaro perché è vero che sono finiti subito (quelli della fascia 61-135 g/km) ma era ampiamente prevedibile. Aspetteremo quelli del prossimo anno ma anche in questo caso averli già annunciati non è stata una mossa congeniale. Ben vengano sempre risorse per il settore ma forse andavano indirizzate meglio.” 

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