(FERPRESS) – Roma, 16 GIU – Il fotovoltaico da appartamento può fare una grandissima differenza. E’ una rivoluzione silenziosa ma molto potente quella che vede impegnate Legambiente ed Enel X: si tratta della nuova campagna itinerante di raccolta fondi dedicata alla lotta contro la povertà energetica #UnPannelloInPiù con particolare rilievo al ruolo sociale ed economico che può avere il pannello solare da appartamento. La campagna iniziata mercoledì 8 giugno da Napol, proseguirà a Brindisi, Palermo, Roma, Cagliari, Firenze Torino, Milano e Bologna. Divulgatori tecnici e scientifici daranno informazioni, i temi saranno legati a come combattere il caro bollette e la povertà energetica, si parlerà di strumenti come i bonus sociali oggi esistenti, strumenti di welfare strutturale (il pannello solare), efficienza energetica e comunità energetica. Ne parliamo con Katiuscia Eroe, Responsabile energia di Legambiente Nazionale anche lei coinvolta nella campagna itinerante.
In cosa consiste la lotta contro la povertà energetica e quali le misure per contrastarla (una di queste la campagna itinerante #UnPannelloInPiù).
Contrastare la povertà energetica vuol dire fornire ai cittadini e alle cittadine coinvolte in questa situazione un adeguato accesso a servizi come riscaldamento, raffrescamento e illuminazioni. In Italia sono oltre 3 milioni le famiglie che vivono in condizioni di precarietà energetica e quindi costrette a rinunciare a scaldare o raffrescare le proprie abitazioni proprio per l’alta incidenza che hanno le spese energetiche. E in questo, le fonti rinnovabili, con particolarmente riferimento al solare fotovoltaico che è meglio sfruttabile anche in ambito urbano, possono giocare un ruolo fondamentale. Come sta dimostrando la campagna di raccolta fondi lanciata da Legambiente ed Enel X, destinata a donare pannello solari da appartamento a famiglie che vivono in condizioni di disagio. Un pannello di facile installazione che può arrivare a ridurre le spese energetiche fino al 25%.
Lei ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa sui pannelli solari, di qualità delle abitazioni, della manutenzione e del diritto a vivere in classe A per tutti. “Le case disperdono troppa energia”.. il Superbonus edilizio qualcosa sta facendo o ha solo drogato un mercato a discapito della sostenibilità? Quali le proposte?
Il superbonus, con tutte le sue imperfezioni, rappresenta un altro strumento strutturale di fondamentale importanza per intervenire sulla povertà energetica. E anche l’unica politica in atto in questo Paese per riqualificare il patrimonio edilizio. Vivere in Classe A, vuol dire ridurre i fabbisogni energetici fino all’80% rispetto alle case in classe G. Purtroppo però questo strumento è sotto attacco da parte del Governo che ne sta depotenziando sempre più la capacità di intervenire su un patrimonio obsoleto e energivoro. Limitandolo nel tempo, la vera causa del mercato drogato, limitando la platea e non premiando gli interventi realmente efficienti. La prima cosa da fare sarebbe proprio quello di renderlo strutturale fino al 2030, legandolo all’efficacia degli interventi e al reddito delle famiglie.
Ma anche istituendo un fondo di garanzia per le famiglie con più difficoltà, fondo che si ripagherebbe con parte del risparmio ottenuto, ed eliminando le tecnologie a fonti fossili, come le caldaie a gas, che ancora oggi vi accedono. Incentivare le caldaie a gas, vuol dire spingere le famiglie che usufruiscono di questi incentivi, a scegliere per semplicità di cambiare la caldaia invece di investire sull’elettrificazione dei consumi, condannandole pagare bollette onerose.
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Valentina Onori
Source: ferpress.it
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