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Lavori 110 in appalto: il modulo e la responsabilità – InvestireOggi.it

Lavori 110 in appalto: il modulo e la responsabilità - InvestireOggi.it
110

Iniziare lavori ammessi al superbonus 110% oggi è una scelta abbastanza coraggiosa, sia per committente che impresa. Le scadenze del beneficio fiscale da tener conto sono diverse e se i lavori non terminano entro quelle date, il rischio è alto. Si perde l’incentivo e bisogna ripiegare, se possibile, su altri bonus casa (ristrutturazione, ecobonus ordinario, bonus facciate, ecc.).

Quando, dunque, bisogna realizzare lavori da 110 in appalto, è importante stare attenti alle tempistiche che l’appaltatore (impresa) indica nel contratto in merito al termine dei lavori. Il mancato rispetto di questa tempistica potrà avere delle ripercussioni proprio sulla possibilità o meno di beneficiare del superbonus.

Il contratto di appalto, ricordiamo, è quel contratto con cui una parte (committente) affida ad un’altra parte (appaltatore) la realizzazione di lavori o servizi dietro il pagamento di un corrispettivo in denaro.

Nei lavori 110 in appalto, in genere, il committente è il proprietario di casa che decide di fare i lavori sulla propria casa (e sostiene le spese) e l’appaltatore è l’impresa chiamata ad eseguire i lavori.

Lavori 110 in appalto, le scadenze per il condominio e villette

Come già detto, un aspetto fondamentale da considerare nei lavori 110 in appalto è la tempistica indicata dall’appaltatore per i lavori. Questo perché il 110 ha delle scadenze che bisogna rispettare. Scadenze che sono diverse a seconda del caso.

Per lavori fatti sull’edificio condominiale, ad esempio, il superbonus 110 è fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Poi per le spese del 2024 e 2025 la percentuale di detrazione scende rispettivamente al 70% e 65%. Stessa cosa è prevista per le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte e professione, per i lavori effettuati su edifici composti da due a 4 unità immobiliari distintamente accatastate.

Ciò anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone.

Per i lavori fatti sulle villette unifamiliari, il 110 è per spese sostenute fino al 30 giugno 2022 ovvero fino al 31 dicembre 2022 a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo (c.d. SAL 30%). Questo significa che se al 30 settembre 2022 non si raggiunge un SAL del 30%, il beneficio si ferma alle spese fatte entro la fine del mese di giugno scorso. Il SAL 30% deve essere dimostrato.

Le altre scadenze

Ci sono poi i lavori 110 in appalto fatti dagli Iacp, ossia case popolari (ed enti con le stesse finalità sociali) su immobili, di proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica. Il tal caso il superbonus spetta a fronte di spese fatte entro il 30 giugno 2023 ovvero entro il 31 dicembre 2023 a condizione che al 30 giugno 2023 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.

Identiche scadenze anche per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi su immobili assegnati in godimento ai propri soci. Infine il beneficio è fino alle spese sostenute entro il 30 giugno 2022 per le associazioni e società sportive dilettantistiche e al 31 dicembre 2025 per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale.

110 in appalto, gli elementi del contratto

Nei lavori 110 in appalto, dunque, è importantissimo che l’impresa (appaltatore) indichi nel contratto la durata dei lavori. D’altronde questo rappresenta un elemento obbligatorio che il contratto stesso deve riportare. Rappresentano, ad esempio, elementi del contratto di appalto:

  • oggetto e relativa descrizione dei lavori;
  • disciplina dell’appalto e discordanze;
  • variazioni
  • la possibilità di subappaltare i lavori
  • garanzie dell’appaltatore
  • copertura assicurativa e fideiussione bancaria
  • obblighi e oneri del committente e quelli dell’appaltatore
  • direttore dei lavori
  • condizioni per la risoluzione del contratto
  • durata dei lavori e sospensioni
  • modalità di pagamento
  • ecc.

La responsabilità e le panali per l’appaltatore

Dell’esecuzione tempistiche dei lavori è responsabile l’appaltatore.

Il contratto può anche prevedere eventuali penali che questi sarà costretto a pagare al committente nel caso di ritardi nella fine dei lavori rispetto alla durata indicata nel contratto stesso. Bisogna vedere, tuttavia, di chi è la colpa. Se il ritardo è imputabile al committente non scatteranno le citate penali.

Particolare attenzione anche alle modalità di pagamento. L’unica possibilità prevista se si vuole godere del 110 è che, ricordiamo, le spese risultino pagate con c.d. bonifico parlante, ossia quello da cui risultano:

  • la causale di versamento
  • il codice fiscale del beneficiario del bonus
  • i dati fiscali del beneficiario del pagamento.

Dal web esistono vari siti da cui è possibile scaricare (gratuitamente) un fac simile di contratti di appalto per lavori ammessi al 110.

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