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«Lungaggini al Genio civile, rischio di perdere il Superbonus 110%» – Cronache Maceratesi

MACERATA – La denuncia di Simone Compagnucci che aspetta da settimane una risposta dall’ufficio: «E’ sconcertante»

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Foto d’archivio

«Ho poco tempo per accedere al Sismabonus e all’ecobonus ma il Genio Civile sta impiegando mesi per rispondere alle richieste dei professionisti». A sottolineare quanto sta accadendo a Macerata è Simone Compagnucci che racconta la spiacevole situazione in cui si trova. Ma la difficoltà a reperire pratiche in tempi brevi è piuttosto diffusa in provincia e in diversi uffici. 

«Nello specifico – spiega –  sto cercando di accedere al Sismabonus e all’ecobonus (meglio noti come bonus 110%) per ristrutturare una porzione della mia casa. Purtroppo la pratica presentata al suddetto ufficio del Genio Civile nel 2006, quando l’altra parte della mia casa è stata ristrutturata, non è risultata reperibile dai professionisti a cui mi ero rivolto allora, per cui l’ingegnere che ha preso in carico il nuovo lavoro ha fatto richiesta di accesso agli atti, per avere copia della pratica presentata nel 2006».

La richiesta è stata effettuata via Pec nella settimana del 18 marzo. «La risposta è stata recapitata al sottoscritto il 28 maggio dalla copisteria incaricata alla copia, dopo oltre 9/10 settimane. Ricevuta la pratica richiesta, il professionista a cui mi sono affidato ha fatto tutte le considerazioni del caso ed ha interpellato nuovamente il Genio Civile per avere una sua direttiva in merito all’intervento; la richiesta verte essenzialmente sulla modalità di recupero, che può essere la ristrutturazione oppure l’abbattimento e la conseguente ricostruzione ex-novo. Ebbene, la Pec è stata inviata dal mio ingegnere di fiducia nella settimana del 1 giugno e ad oggi ancora non ho ricevuto risposta».

Compagnucci commenta con amarezza quanto si è trovato ad affrontare: «E’ noto a tutti che il bonus 110% ha subito soltanto una lieve proroga a metà 2022, e non per tutte le unità abitative, al momento. Le abitazioni unifamiliari, infatti, non sono nemmeno inserite in questa proroga. I tempi sono molto stretti e trovo assolutamente sconcertante e inaccettabile dover perdere settimane (ad oggi 17) o addirittura mesi a causa dell’inadempienza e della lungaggine amministrativa di questo ufficio, che in questo periodo storico dovrebbe supportare i cittadini e l’economia, facilitando l’accesso a tali bonus. Non trovo nemmeno accettabile nascondersi dietro alla scusa della pandemia: per l’accesso alla pratica, infatti, la motivazione addotta dai dipendenti dell’ufficio era che, a causa del Covid, anche il personale che fisicamente è addetto alla ricerca e alla copia delle pratiche era costretto allo smartworking. Trovo assurdo che una persona possa lavorare in smartworking, quando il suo lavoro è quello di essere in ufficio e cercare le pratiche richieste dai professionisti».

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