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Manovra, dal Superbonus esteso alla lotta al caro-bollette: le richieste dei partiti sul tavolo di Draghi – La Repubblica

MILANO – Obiettivo: tenere unita la Maggioranza e proteggere la Legge di Bilancio dal solito assedio parlamentare a colpi di emendamenti. È questo lo spirito con cui il presidente del Consiglio Mario Draghi a partire da questo pomeriggio incontrerà i capigruppo delle forze politiche che sostengono l’esecutivo. Si partirà alle 17.30 di oggi con il Movimento 5 Stelle. Domani dalle 12 sarà la volta di Lega, Forza Italia e Pd mentre mercoledì toccherà a Coraggio Italia, il partito co-fondato dal governatore della Liguria Giovanni Toti, e a Italia Viva e Leu. All’ampio ventaglio di richieste che i partiti sottoporranno a Draghi si contrappone la dote, piuttosto modesta, appostata per finanziare i correttivi. Sul piatto ci sono per il momento solo 600 milioni di euro, numeri insufficienti ad esempio per alcuni dei cavalli di battaglia dei partiti, dall’estensione del Superbonus per le villette ad interventi più massicci sul fronte dell’Irap. La prima scadenza è in programma già oggi: a meno di nuovi slittamenti, in serata è infatti previsto il termine per la presentazione degli emendamenti alla Manovra in Commissione Bilancio.

Il Movimento 5 Stelle è come detto il primo a incontrare il premier Draghi. Le priorità per i grillini sono di fatto quelle che ripercorrono le loro “battaglie” dei governi Conte. In primo luogo, hanno chiarito all’ex alleato Salvini che non c’è spazio per ridurre le risorse destinate al Reddito di cittadinanza per finanziare altre poste, come le iniziative contro il caro-bollette o altri tagli di imposte. Anche se il M5s chiede comunque che si faccia di più per il capitolo energetico.

Una battaglia di bandiera è poi quella sul Superbonus 110%, che per la Manovra dovrà andare a calare e vede il tetto di Isee a 25mila euro per i proprietari di villette. Tetto che il M5s chiederà di togliere con un intervento per arrivare a garantire per tutti il super-incentivo fiscale, per tutto il 2022, senza limiti temporali alla presentazione della Cila ma con la sola garanzia che ci sia stato un avanzamento dei lavori a giugno prossimo. Tema per il quale c’è comunque una convergenza tra forza politiche, ma la formula è da trovare. Convergenza con il Pd c’è nella volontà di abbassare i requisiti per l’ingresso nell’Ape sociale, una delle forme di flessibilità pensionistica in vista di Quota 102 che scatterà il prossimo anno. E potrebbe esser proposto anche un ripescaggio del cashback, non tanto come rimborso di Stato (sul quale il governo ha messo una pietra sopra) ma come infrastruttura tecnologica che consenta anche di effettuare l’accredito diretto dei crediti fiscali maturati dai contribuenti. 

La Lega ha invece messo nel mirino da tempo il Reddito di cittadinanza di matrice pentastellata. Il partito di Matteo Salvini ha già presentato emendamenti al decreto fiscale per riportare il tetto della flat tax a 100 mila euro di reddito, com’era stato approvato ai tempo del governo giallo- verde a guida Giuseppe Conte, sottraendo risorse proprio al sussidio, appena rifinanziato dalla Legge di Bilancio. E sempre dal fondo sul Reddito di cittadinanza anche la Lega spinge per interventi per fronteggiare il caro – bollette.  Il Carroccio punta poi a una nuova rottamazione delle cartelle, la quarta negli ultimi anni, questa volta estesa agli atti del 2018 e del 2019. a fare il punto delle richieste che planeranno domani sul tavolod el faccia a faccia con Draghi è stato oggi lo stesso Salvini:  “Le nostre priorita’ saranno innanzitutto le bollette di luce e gas. Rispetto al 2020, nel 2021 triplica il costo della bolletta della luce, e il gas raddoppia. Quindi, vanno bene otto miliardi di taglio tasse, ma per una famiglia, cosiì nell’arco di due mesi il taglio di tasse è già svanito e ci sono già aziende, diverse artigianali, che hanno chiuso, per l’insostenibile costo dell’energia. Quindi la priorità che noi porremo sul tavolo del presidente Draghi riguarda le imprese e le famiglie, percheé i due miliardi stanziati all’inizio non bastano”, ha detto il leader della Lega.

Il Partito democratico condivide con altri pezzi di maggioranza la necessità di intervenire sul fronte previdenziale, allargando le maglie della flessibilità per Ape Sociale e edili che accedono all’anticipo pensionistico, sul capitolo dei bonus per la casa e non esclude di rimetter mano al Reddito di cittadinanza. “La prima cosa che chiedono le imprese è un intervento contro il caro bollette. Allora i soldi che avanzano rispetto alla riforma dell’Irpef  mettiamoli lì, priorità assoluta”, ha ricordato Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Pd, agli Stati generali dei Consulenti del lavoro di pochi giorni fa. Sul Reddito di cittadinanza è vivo il consiglio del gruppo di lavoro guidato da Chiara Saraceno che suggeriva di aiutare maggiormente famiglie numerose e stranieri. Sul Superbonus 110% è possibile che una mano venga tesa ai proprietari di villette, non proprio con l’abolizione del tetto Isee ma con la proposta di un innalzamento sopra i 25mila euro Fra gli emendamenti del Pd alcuni puntano sulla scuola, per fare in modo che continuino gli investimenti in tecnologia e informatizzazione. Il deputato Paolo Siani ha inoltre rimarcato come si debba aumentare il fondo per il contrasto alla povertà minorile.

Per Forza Italia uno dei nodi chiave riguarda l’abolizione dell’Irap. Strada tutta in salita visto che l’accordo annunciato la scorsa settimana tra i partiti prevede che 7 degli 8 miliardi appostati per il Fisco siano destinati all’Irpef e uno solo all’Irap. “Sulla legge di bilancio Forza Italia ha le idee chiare e chiederà al Presidente Draghi di rafforzare il sostegno alle PMI tagliando l’IRAP per almeno 3 miliardi detassando il risparmio che verrà indirizzato verso l’economia reale e prorogando il bonus del 110%, senza limiti di reddito. Chiediamo inoltre il differimento delle cartelle esattoriali e degli altri adempimenti fiscali al 2022″. “, ha detto ieri annuncia il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del Coordinamento di presidenza del partito azzurro, al termine del vertice con Silvio Berlusconi per preparare l’incontro con Draghi.
 

Source: repubblica.it

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