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Manovra, lavori in corso – Noi Notizie. – Noi Notizie

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Di Martino Abbracciavento:

Work in progress per la Manovra 2022, il testo licenziato dal Consiglio dei ministri il 28 ottobre, è ora in mano alle Camere, che dovranno limare il testo, soprattutto nella sostanza delle misure che hanno fatto emergere non poche divisione nella maggioranza che sostiene il Governo Draghi.

Tra i nodi da sciogliere, quello relativo al Reddito di cittadinanza, dopo le polemiche degli ultimi giorni sui furbetti dell’Rdc. Una modifica sembra certa, ovvero la decurtazione di una somma dall’assegno quando il beneficiario dovesse rifiutare la prima proposta di lavoro congruo. Altre modifiche sono attese anche sul fronte delle pensioni da “Quota 102” a “Opzione donna”, all’elenco dei lavori gravosi che danno diritto all’assegno anticipato e su quello del Superbonus e degli altri bonus per la ristrutturazione della casa. Sono previsti interventi anche sul testo relativo alla riforma delle tasse e del taglio delle aliquote Irpef.

Nel dettaglio i principali capitoli sui quali si concentreranno le modiche al testo della manovra e gli emendamenti.

Confermato il Reddito di cittadinanza per il 2022 con un rifinanziamento da 1 miliardo di euro, ma con alcune novità ovvero il Rdc potrebbe subire una riduzione già dopo primo rifiuto a una proposta di lavoro congrua da parte di chi riceve l’assegno. Al secondo rifiuto, invece, si potrebbe perdere il beneficio. Un’altra ipotesi sul tavolo è quella di un assegno che via via possa calare per chi accetta un’occupazione. Previsti anche agevolazioni per chi assume i percettori del reddito.

Non ci sarà più Quota 100, ma Quota 102. Si potrà cioè andare in pensione anticipata con almeno 64 anni d’età e 38 di contributi. Bisognerà essere nati nel 1958 o negli anni precedenti. Ma questa possibilità è prevista nella legge di Bilancio solo per il 2022. Nella manovra anche la proroga fino al 31 dicembre 2022 dell’Ape sociale, con l’allargamento della platea di coloro che potranno lasciare il lavoro a 63 anni con 36 di contributi. In particolare, 23 nuove categorie di lavori gravosi: dai professori di scuola materna e primaria ai magazzinieri. In arrivo anche un Fondo per l’uscita anticipata dei lavoratori delle piccole e medie imprese in crisi con almeno 62 anni d’età.
Prorogata l’Opzione donna con ripristino dei parametri pensionistici: si dovrebbe infatti tornare ai 58 anni (59 per le lavoratrici autonome) e non 60 (61 per le lavoratrici autonome) come era stato previsto nel testo della legge di Bilancio.

Superbonus 110% con tetto Isee a 25 mila euro per le case unifamiliari. L’ultima bozza della legge di Bilancio 2022 per quanto riguarda il 110 per cento per la ristrutturazione di villette prevede che possa continuare con limitazione legata al reddito, come aveva indicato precedentemente il Consiglio dei ministri di fine ottobre, che aveva messo appunto il tetto di 25 mila euro di Isee. Se venisse confermata, questa sarebbe la principale novità legata alla casa presente in manovra.

Bonus casa, i vecchi bonus edilizi, diversi dal Superbonus al 110% che ha attirato l’attenzione di proprietari e imprese negli ultimi due anni, potrebbero infatti continuare a beneficiare di sconto in fattura e cessione del credito. Si parla del bonus ristrutturazione tradizionale (sgravio del 50%), dell’ecobonus per l’efficientamento energetico (che può arrivare in condominio anche al 75% e addirittura all’85% se si abbatte il rischio sismico) e del Sismabonus.

Taglio delle tasse e abbassamento l’Irpef, con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive. L’operazione per il taglio delle tasse prevede inoltre una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo.

Addio definitivo al cashback, che si dovrebbe concludere a fine dicembre. Ma dal M5S fanno sapere di avere già pronti gli emendamenti per far ripartire il cashback dal primo gennaio 2022 per introdurre un innovativo cashback fiscale, che intende offrire al contribuente la possibilità di chiedere l’immediato accredito sul conto corrente di alcune spese detraibili.


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