Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieSisma BonusManovra, nuovi paletti per il reddito e fondi contro le “classi pollaio”. Ecco come cambia la legge di bilancio – La Stampa

Manovra, nuovi paletti per il reddito e fondi contro le “classi pollaio”. Ecco come cambia la legge di bilancio – La Stampa

Come cambia la legge di bilancio? Nuovi paletti per il reddito, fondi contro le “classi pollaio” sono alcune delle novità più rilevanti. Eccole tutte, nel dettaglio. 

Il reddito. Addio assegno per chi rifiuta due offerte

Stop al Reddito di cittadinanza dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate, ma anche se non ci si presenta almeno ogni mese, senza comprovato giustificato motivo, presso un centro per l’impiego. E fine dell’esperienza dei navigator: con la fine dell’anno, infatti, i 2.500 contratti in essere non verranno infatti rinnovati. Ad affiancate i centri per l’impiego col nuovo anno saranno le agenzie per il lavoro private. Il décalage dell’assegno non sarà automatico ma è stato confermato che partirà solo dopo il rifiuto della prima offerta congrua, che dal 2022 sarà tale se il lavoro dista 80 km dalla residenza o vi si arriva in 100 minuti con mezzi pubblici. Un vincolo che poi salta dalla seconda offerta in poi che diventa congrua da qualsiasi luogo d’Italia arrivi. Oltre a controlli più rigorosi sull’ammissione delle domande l’Inps viene incaricata di effettuare un monitoraggio trimestrale della spesa, con la previsione che gli eventuali i risparmi che si otterranno vadano alle politiche attive.

Gli incentivi. Sconto in fattura per tutti i bonus legati all’edilizia

Il tetto Isee dei 25 mila euro per ottenere anche per tutto il 2022 il Superbonus del 110% per gli interventi su abitazioni singole e villette non cambia rispetto al testo della legge di bilancio approvato due settimane fa dal Consiglio dei ministri. Le eventuali modifiche, ammesso che vengano reperite le necessarie coperture, vengono infatti eventualmente lasciate al Parlamento. La versione definitiva del ddl circolato ieri conferma che la detrazione del 110% per condomini e Iacp viene prorogata sino a tutto il 2023 e poi scende al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Rispetto al testo precedente vengono poi prorogati per tre anni, sino la 2024, sia la cessione del credito che lo sconto in fattura per gli altri bonus edilizi esclusi in un primo momento tra le proteste generali di proprietari e imprese. Si tratta del sismabonus, dell’ecobonus (tra cui gli infissi) e del bonus facciate (che l’anno prossimo dal 90% scenderà al 60%).

Le pensioni. Opzione donna per l’uscita si torna a 58 anni

Salta l’innalzamento della soglia anagrafica per la pensione anticipata delle lavoratrici: Opzione donna, l’anticipo pensionistico riservato alle donne con almeno 35 anni di contributi, sarà infatti prorogata di un anno ma con i requisiti attuali, ovvero 58 anni per le lavoratrici dipendenti (59 per le autonome) anziché 60 e 61. La versione finale della manovra conferma poi l’estensione dell’Ape sociale ed il rafforzamento del contratto di espansione (1,6 miliardi stanziati sino al 2024 e soglia dimensionale delle imprese abbassata a 50 dipendenti) ma poi taglia 50 milioni dei 200 previsti per il nuovo fondo per l’uscita anticipata dei lavoratori delle imprese in crisi. Restano invariati gli importi previsti per il 2023 e il 2024, pari a 200 milioni all’anno. Il Fondo è istituito presso il Mise ed è destinato «a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto i 62 anni di età».

Sanità. Aiuti ai disabili, aumentano i soldi per i Lea

Arrivano i Livelli essenziali delle prestazioni sociali per la non autosufficienza (Leps), ovvero quei servizi «con carattere di universalità su tutto il territorio nazionale per garantire qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione, prevenzione, eliminazione o riduzione delle condizioni di svantaggio e di vulnerabilità». La nuova bozza di manovra prevede che programmazione, coordinamento e realizzazione dell’offerta integrata dei Leps sul territorio venga realizzata «negli ambiti territoriali sociali». Quindi viene integrato il Fondo per le non autosufficienze con 100 milioni per il 2022, 200 per il 2023, 250 per il 2024 e 300 milioni nel 2025 e cambia poi nome il «Fondo disabilità e non autosufficienza», che da gennaio diventa «Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità» e passa sotto il Mef che procederà a riordino e sistematizzazione delle politiche di sostegno alla disabilità. Al fondo dal 2023 al 2026 vanno 50 milioni in più l’anno.

Infrastrutture. Ponti e viadotti più sicurezza con 1,4 miliardi

Arrivano 1,4 miliardi di euro nella manovra per garantire la continuità degli interventi per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza. La nuova bozza della legge di bilancio autorizza la spesa di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029. Con decreto del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto col Mef, da emanare entro il 30 giugno 2023, sono definiti previa intesa in sede di Conferenza Stato-città, le modalità di riparto e l’assegnazione delle risorse a favore delle città metropolitane e delle province territorialmente competenti. Confermati poi i 32 miliardi destinati a infrastrutture e mobilità, compresi i 5 miliardi per il potenziamento della linea Adriatica ed i 3,7 miliardi per le nuove metropolitane di Torino, Genova, Milano, Napoli e Roma. 

Scuola. Manutenzione rafforzata e nuove aule

Più sezioni con meno alunni, per evitare classi sovraffollate nelle scuole più svantaggiate e ad alto tasso di dispersione scolastica. Nella legge di bilancio è stata infatti inserita una norma per «rafforzare il diritto allo studio in classi numerose» ed introduce la possibilità di creare nuove classi in deroga ai limiti previsti dalle leggi. Sarà il ministero dell’Istruzione di concerto col Mef a individuare i criteri nel limite delle risorse e della dotazione di personale disponibili. Inoltre per la manutenzione degli edifici vengono stanziati 2 miliardi in più coi fondi che saranno disponibili fino al 2036 anziché il 2029. A partire dal 2023 lo stanziamento in pratica raddoppia e passa da 2,17 a 4,35 miliardi. Per il 2022 restano a disposizione 625 milioni, già messi a bilancio nel 2020, e altri 525 milioni per il 2023 destinati a «interventi di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza, nuova costruzione, incremento dell’efficienza energetica e cablaggio delle scuole».

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment