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Mercato auto Italia, a giugno -13,3% rispetto al 2019 – La Gazzetta dello Sport

Dopo un mese di maggio difficile, il mercato auto registra 149.438 immatricolazioni di nuovi veicoli, il 12,6% in più dello stesso periodo del 2020, condizionato dal lockdown. Il calo rispetto a giugno 2019, invece, si attesta al 13,3%

Dopo un mese di maggio chiuso con numeri particolarmente bassi, il mercato auto in Italia ha dato un debolissimo cenno di risveglio nel mese di giugno. Secondo i dati divulgati dall’Unrae, sono state immatricolate 149.438 auto nuove: il 13% in meno rispetto al 2019. Un leggero miglioramento rispetto a maggio, che invece ha registrato un -27% rispetto a due anni prima anche a causa dell’esaurimento degli incentivi statali destinati alle auto più accessibili. In totale, nel primo semestre del 2021 le immatricolazioni sono state 884.750 auto, il 51,4% in più del 2020 ma ben al di sotto del 2019 quando le vendite di auto nuove superarono il milione (1.083.184). Sulla necessità di rinnovare gli incentivi, espressa anche da Gazzetta Motori in occasione delle interviste ai protagonisti del mondo dell’auto, si è pronunciato anche il Presidente dell’Unrae, Michele Crisci: “Nel recente e proficuo incontro del Tavolo Automotive con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e il Viceministro Gilberto Pichetto Fratin, sono state poste le basi per la definizione di una politica economica di medio-lungo periodo, ma abbiamo anche fornito indicazioni per interventi urgenti mirati ad accelerare il rinnovo del parco auto, misura necessaria per allineare il nostro Paese agli obiettivi europei di transizione ecologica”.

Il nodo incentivi

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In quadro negativo, in Italia il mercato auto ha avuto un andamento i cui alti e bassi sono andati di pari passo con la disponibilità dell’Ecobonus. Non a caso, grazie agli incentivi, in circa 3 mesi e mezzo è stato possibile rottamare 185.000 vecchie auto, per il 95% sostituite con nuove vetture della fascia 61-135 g/km, risparmiando all’ambiente circa 115 mila tonnellate di CO2 l’anno e consentendo un aumento degli introiti derivanti da Iva e Ipt quantificabile in circa 160 milioni di euro di entrate aggiuntive per l’Erario. Com’è noto, l’Ecobonus è ormai esaurito per tutte le fasce di emissioni fatta eccezione per quella tra 0 e 60 g/km di CO2. Si tratta della fascia che include le auto elettriche e le ibride plug-in, le più costose. “Per questo – ha aggiunto Crisci – auspichiamo l’estensione fino al 2026 dell’Ecobonus per la fascia di emissioni tra 0 e 60 g/km di CO2 e, in sede di conversione del DL Sostegni-bis, il rifinanziamento per tutto il 2021 degli incentivi per la fascia 61-135 g/km a fronte di rottamazione, per non vanificare i risultati fin qui ottenuti”.

In calo benzina e diesel

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Fra le alimentazioni, continua la progressiva contrazione di auto a benzina e diesel, a giugno ferme rispettivamente al 30,3% e 22,4% di share; in leggera crescita Gpl e metano, all’8,2% e al 2,4% di quota nel mese. Avanzano, invece, le vetture elettrificate: bene le ibride che nel mese di giugno si confermano al 27,4% di quota, il 4,7% delle quali riguarda le vetture elettriche e le plug-in, rispettivamente 3,4% e 4,3% in gennaio-giugno. Anche le tipologie di auto vendute riflettono perfettamente il difficile momento economico del Paese. Tutti i segmenti sono in flessione, ma con le utilitarie che recuperano parte delle quota di mercato a scapito delle vetture di segmento D, quello delle berline di dimensioni medio-grandi.

LA TOP TEN DEI MARCHI

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Nel mese di giugno Fiat si conferma leader nella classifica dei brand con 22.191 targhe e una quota di mercato del 15,6%. Sul secondo gradino del podio c’è Volkswagen che ha targato 13.644 auto a giugno per una quota di mercato del 8,6%. Peugeot con 8.068 veicoli venduti contribuisce in maniera solida alla buona performance del Gruppo Stellantis nel mese di giugno. Tornando ai marchi, il quarto posto di Ford con 5.846 auto vendute (51.892 tra gennaio e giugno), viene insidiato sempre più da vicino da Toyota con 8.377 immatricolazioni e 50.467 nel cumulato, con il 5,7% di quota. I numeri di Citroen indicano 7.248 immatricolazioni, 45.174 nel cumulato e una quota del 4,8%. Settimo posto per Renault con 8.716 immatricolazioni, 42.042 nel cumulato e il 4,7% di quota. Opel chiude il mese di giugno a 6.433 con una quota del 4,3%, mentre Jeep con 6.511 Suv venduti e 37.400 nel cumulato detiene una quota del 4,2%. Chiude la top ten Audi con 6.556 targhe, 35.922 nel cumulato e uno share al 4%.

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