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Pecorario Scanio: Sono arrabbiato con Letta. Conte? E’ il più coerente sui temi ecologisti e sociali – Affaritaliani.it

Pecorario Scanio: Sono arrabbiato con Letta. Conte? E' il più coerente sui temi ecologisti e sociali - Affaritaliani.it

Pecoraro Scanio scrive ad Affaritaliani.it. “Arrabbiato con Letta per la rottura dell’area progressista. Conte? Oggi il più coerente sui temi ecologisti e sociali”
 

Egregio Signor direttore 

Ho letto un articolo su una mia presunta gelosia verso Enrico Letta (clicca qui per leggere).

Non sono geloso, sono arrabbiato con Letta per la rottura dell’area progressista e il regalo alla destra.

Con Letta Collaborammo nel governo Prodi di cui era segretario di presidenza e in cui riuscii ad avviare riforme importanti tra cui quelle su energie rinnovabili o l’ecobonus per citare solo due successi evidenti .

L’articolo è fantasioso e soprattutto pieno di dati non veri facilmente evitabili con una veloce ricerca sul web a partire dal tema del mio sostegno ai cinque stelle che è pubblico e rivendicato dal 2012. Ed è coerente con il mio attivismo civico e politico da sempre movimentista, per l’ambiente e la legalità prima con i Radicali nei referendum su nucleare e caccia e contro il malcostume politico, poi fondando le liste verdi e la federazione dei verdi e da ultimo sostenendo la parte più Ecologista e progressista del movimento 5 stelle e auspicandone fin dal 2014 la collaborazione con i Verdi Europei.

Ho partecipato e guidato per anni un piccolo partito con cui, grazie ad un lavoro sui programmi, siamo riusciti a fare molto e avviare quella che oggi tutti chiamano transizione ecologica.

Ma oggi il voto è più libero, il sistema elettorale cambiato e soprattutto il cambiamento climatico è tanto drammatico da rendere indispensabile nuove forze con un consenso possibilmente di massa.

Ecco perché Ho lavorato e lavoro per Favorire il massimo impegno ecologista di una formazione che ha ottenuto il 25% e poi oltre il 30% dei voti, certo non solo su temi Ecodigital o EcoSociali ma certo con quei punti centrali nel programma.

E apprezzo la scelta di Conte di candidare capolista a Roma un indipendente come il Prorettore per la sostenibilità della Sapienza, Livio de Santoli , uno dei massimi esperti di transizione ecologica, uno dei promotori , con me e Loredana de Petris della rete Ecodigital.

Ecco perché è evidente che non ci può essere sintonia con l’Enrico Letta di oggi che vuole gli inceneritori e corteggia un Calenda terrorizzato dall’ ambientalismo indipendente e coerente al punto da citarmi in ogni occasione per screditare il governo Prodi e le nostre riforme.

Ritengo quindi utile per i suoi lettori poter fornire elementi di completezza.

1-nella parte istituzionale della mia attività politica che continua da attivista sono stato spesso alleato con il Ds, ora Pd ma mai subalternò o asservito. Sono stato sempre eletto o con le preferenze degli elettori o in un vero collegio uninominale ( in quelli della legge truffa attuale se voti una lista sei costretto a ingoiare anche il candidato più impresentabile), mai in collegi “blindato” e sempre nella mia regione e scelto dai cittadini. Quindi sono abituato a parlare al Pd da pari perciò il giudizio che ho dato sulla scelta di Letta di rompere l’alleanza con Conte nasce dal mio ricordo del tragico errore di Veltroni di scegliere nel 2008 un’alleanza “mignon “e regalare a Berlusconi e al centrodestra la più vasta vittoria mai avuta almeno fino a quella prevista il 25 settembre, se Conte non riuscirà nel miracolo di riportare al voto i delusi e gli sfiduciati facendo da unico argine alla destra .

Io ho sempre lavorato per far vincere l’area progressista e ecologista. Per questo sono deluso. Le mie non sono mai critiche alla persona ma alle scelte che non condivido.

Stavolta davvero non capisco l’attacco a Conte per aver chiesto a luglio al governo 9 punti assolutamente moderati e di buonsenso a partire dall’aiuto a famiglie e imprese e tassazione della speculazione sull’energia che oggi tutti condividono o il alle trivellazioni, battaglia simbolo degli ecologisti che portò milioni di italiani a votare nel 2016 al referendum contro il governo Renzi.

Non vorrei credere che davvero i desideri della parte più conservatrice di poteri economici nazionali o internazionali abbiano influito in qualche modo su questa rottura inspiegabile.

2- io sostengo lo spirito ecologista e partecipativo del movimento 5 stelle fin dalle prime iniziative di Beppe Grillo. Da ministro nel 2007 annunciai sul suo Blog il taglio dei contributi ai combustibili fossili, il Cip 6, che tanti nemici mi fece tra le lobby nere dei fossili. Sempre Grillo fu uno dei pochi a difendermi quando fu montata l’operazione rifiuti a Napoli perché non volevo disseminare l’Italia di inceneritori ma applicare le norme europee sull’economia circolare ( e Conte è l’unico candidato premier ad essere chiaramente contro gli inceneritori). E dalle elezioni del 2012 in Sicilia sostenni M5S e nel 2013 in piazza San Giovanni al comizio di chiusura di Grillo, da cittadino elettore, annunciai ad un’agenzia che avrei votato M5S alla Camera e Loredana De Petris capolista di Sel (poi Leu) al Senato. Voto che ho ripetuto nel 2018. E come ho detto in interviste pubbliche grazie al forte impegno di De Petris e dei senatori 5S Maiorino e Perillo dopo decenni ho realizzato un sogno: la tutela dell’ambiente in costituzione. Solo questo già mi ripagherebbe come elettore.

Per concludere quindi, caro direttore, le iniziative che realizzo e la rete Ecodigital di attivisti, imprenditori e amministratori locali soprattutto giovani che promuovo insieme alla De Petris, Livio De Santoli, Gianfranco Amendola e tanti altri punta ad avere una transizione ecologica e digitale efficace contro il cambiamento climatico e a favore dei cittadini e non delle multinazionali. Perciò non abbiamo potuto certo guardare a questo Pd che insegue gli inceneritori, trivellazioni e Calenda .

Ho invitato e inviteremo esponenti anche del Pd ad un confronto su singoli temi e spero sempre che evolvano ma oggi Conte è il più coerente sui temi ecologisti e sociali.

Aggiungo inoltre che da quando ho lasciato la guida dei verdi ho sempre evitato di fare qualunque polemica per evitare ingerenze nel loro dibattito interno. Ho ovviamente i miei giudizi . Gli auguro ogni bene anche quando non ne condivido le scelte.

Io ho scelto di lavorare su singoli obiettivi come mi ha insegnato una figura come Marco Pannella (cui ho dedicato recentemente un libro) che con o senza seggio in parlamento faceva campagne di grande civiltà, innovative e spesso vittoriose.

Io spero e lavori per quella vasta area ecologista, progressista e dell’innovazione di cui Conte in piazza Colonna lasciando palazzo Chigi. È questo oggi l’unico argine alla destra in Italia e in Europa per cui lavoro.

Con stima 

Alfonso Pecoraro Scanio

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