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PNRR: Kompatscher e Alfreider dal ministro Giovannini presso il Ministero delle Infrastrutture di Roma – La Voce di Bolzano

Oltre alla digitalizzazione anche la mobilità sostenibile è un settore in cui l’Alto Adige vuole svilupparsi ulteriormente con l’aiuto del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR).

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider, hanno presentato ieri (17 novembre) al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, presso il Ministero delle Infrastrutture di Roma, una panoramica di come i fondi statali possano promuovere la mobilità sostenibile in Alto Adige. Il presidente Kompatscher ha sottolineato che l’Alto Adige ha fatto della sostenibilità ed in particolare dello sviluppo della mobilità uno dei propri punti di forza. Con l’aiuto del fondo per lo sviluppo, si spera ora di poter compiere un ulteriore passo in questa direzione.

L’assessore Alfreider ha sottolineato al ministro Giovannini chela Provincia di Bolzano vuole investire massicciamente in progetti di mobilità sostenibile grazie ai fondi che verranno messi a disposizione dal PNRR“. È stata quindi illustrata una ventina di progetti incentrati sullo sviluppo sostenibile del Corridoio del Brennero.

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Il motto dei progetti è “pulito, dolce e smart“, ha spiegato l’assessore  provinciale, laddove pulito si riferisce principalmente allo sviluppo della mobilità a idrogeno, dolce riguarda  l’espansione interregionale della mobilità ciclisticae smart per la digitalizzazione del trasporto pubblico.

L’Italia ha elaborato il proprio PNRR sulla base di quello europeo, approvato dalla Commissione Europea il 22 giugno e dal Consiglio Europeo per gli Affari Economici e Finanziari (ECOFIN) il 13 luglio. L’Italia può contare su aiuti alla ripresa per un totale di 191,48 miliardi di euro, di cui 68,88 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro sotto forma di prestiti.

Il Governo ha definito le modalità di attuazione del Piano con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Di conseguenza, le risorse finanziarie sono state destinate ai singoli ministeri nei cui ambiti di competenza ricadono gli interventi di sviluppo. I ministeri ora stabiliscono autonomamente le linee guida per il finanziamento di misure e progetti.

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