

Professor Romano Prodi, la sua passione per la bici è nota. Dalle gare giovanili con il Campione del Mondo Vittorio Adorni fino all’ultima scalata dello Stelvio a 81 anni. Che significato ha per lei questa passione?
«È qualcosa di più di una semplice passione. Sulla bici potrei dire di esserci nato e non ho mai smesso di andare su due ruote. Purtroppo oggi vedo pochissimi giovani praticare questo sport. Le strade italiane sono popolate da ciclisti di mezza età. Forse è per questa ragione che nel nostro Paese non abbiamo più grandi campioni come nel Nord Europa, dove domina la bicicletta».
È lo spirito che manca nei giovani oppure le nostre strade sono poco ospitali per i ciclisti?
«Ormai le città sono ostaggio del traffico automobilistico e il ciclista finisce sempre per avere paura. Quella fra automobile e bicicletta è diventata una convivenza difficile. Va
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