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Ristrutturare il bagno: le detrazioni fiscali 2020 – Ediltecnico – Quotidiano online per professionisti tecnici

La proroga del Bonus per il 2020 è stata portata all’attenzione del Consiglio dei Ministri nell’ottobre scorso e ben presto approvata ed inclusa nella legge di bilancio del nuovo anno, confermando tutti gli incentivi approvati già per il 2019.

Dal 1° gennaio, quindi, si può richiedere di beneficiare della detrazione fiscale del 50% per le spese di ristrutturazione che rientrano nel limite massimo di 96.000 euro. Possono fare richiesta dell’agevolazione i soli proprietari dell’immobile soggetto a lavori o chi ne possiede la nuda proprietà.

Detrazioni fiscali per la casa 2020, chi può usufruirne

Un bonus al quale prestare attenzione perché molto conveniente sia per coloro che già sono proprietari di un immobile e desiderano rinnovarlo o acquistare mobili e elettrodomestici nuovi sia per chi sta per comprare casa e in questo modo potrebbe avere un valido aiuto per le spese da affrontare. Sono, invece, esclusi dalla concessione del bonus lavori effettuati presso esercizi commerciali, anche se si è proprietari della struttura, laboratori e tutti gli altri edifici non destinati ad uso abitativo.

Trovi tutto sulle detrazioni fiscali per la casa qui:

Bonus Facciate e Agevolazioni Fiscali 2020 in Edilizia (Ebook)

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Lisa De Simone, 2019, Maggioli Editore

Esordisce dal 1° gennaio 2020 il nuovo Bonus Facciate che garantisce un super sconto fiscale del 90% per il miglioramento e l’abbellimento delle facciate degli edifici.
Nella Manovra Finanziaria 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30…

Ristrutturazione del bagno

Si può usufruire di questo bonus anche per i lavori che riguardano la sola ristrutturazione del bagno, anche se non tutti permettono di richiederlo. Tra gli interventi che permettono di ottenere le detrazioni fiscali del 50% rientrano tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, invece, restano esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria.

Quindi se si vuole sostituire la vecchia tubatura, rifare l’impianto idrico o rivoluzionare tutto e realizzare un nuovo bagno è possibile usufruire dell’agevolazione fiscale. Inoltre, ci sono casi particolari in cui anche la manutenzione ordinaria può prevedere l’attivazione del bonus.

È il caso di un rifacimento degli impianti per cause di forza maggiore, ovvero casi in cui la sostituzione si rende necessaria. È in questo tipo di intervento che anche le piastrelle, i sanitari, la rubinetteria, che di norma rientrano nella manutenzione ordinaria, permettono di attivare gli incentivi statali, in tale situazione anche scegliere la soluzione per il tuo box doccia ideale rientra nelle spese per le quali richiedere l’agevolazione. In definitiva, se i lavori considerati ordinari vengono effettuati contemporaneamente a quelli straordinari sono anch’essi soggetti a detrazione.

Eliminazione delle barriere architettoniche

Anche le ristrutturazioni che eliminano le barriere architettoniche con il montaggio di sanitari rialzati, senza ingombri sottostanti, e tutti gli altri interventi che aiutano la deambulazione delle persone portatrici di handicap sono soggetti a detrazioni fiscali.

Per ottenere queste agevolazioni bisogna essere in regola rispetto a tutte le documentazioni previste dalla legge, è necessario: indicare i dati catastali della casa in cui si vogliono attivare le ristrutturazioni e presentare tutti i documenti relativi ai lavori di ristrutturazione e soprattutto dei pagamenti.

In più per usufruire delle agevolazioni del bonus ristrutturazione, è necessario che i pagamenti dei lavori vengano effettuati tramite bonifico bancario, e che venga specificato nella causale del versamento il riferimento alla normativa. È necessario, inoltre, indicare nel pagamento il codice fiscale del beneficiario della detrazione e del beneficiario del pagamento, oltre ad indicare i riferimenti delle persone coinvolte nella ristrutturazione (non solo i proprietari della casa ma anche della ditta che si occupa dei lavori). Infine occorre sapere che tale detrazione viene ripartita in dieci anni nella dichiarazione dei redditi.

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