

Cosa accade quando un Comune ignora l’inquadramento giuridico di
una istanza di sanatoria edilizia presentata? Quali sono le
implicazioni se viene trattata una sanatoria semplificata (art.
36-bis, TUE) come fosse una richiesta ordinaria (art. 36, TUE)? E
quali sono le conseguenze giuridiche di una simile riqualificazione
arbitraria?
Sanatoria semplificata o ordinaria: interviene il TAR
A queste domande ha dato risposta il TAR Lazio con la sentenza n. 9066 del 12 maggio
2025, che interviene su una questione di crescente attualità:
l’errata applicazione dell’art. 36 TUE in luogo della nuova
procedura semplificata prevista dall’art. 36-bis introdotto
all’interno del d.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia) dalla Legge n.
105/2024 di conversione del D.L. n.
69/2024 (Salva Casa).
Il caso oggetto dell’intervento dei giudici di primo grado
riguarda l’ordine emesso dal Comune per la demolizione di una canna
fumaria
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