

Quali sono i requisiti minimi perché una SCIA edilizia produca
effetti? È sufficiente la sola presentazione del modulo o serve una
documentazione progettuale dettagliata? E cosa accade se mancano le
tavole grafiche idonee a rappresentare compiutamente l’intervento
edilizio?
SCIA edilizia e silenzio assenso: interviene il Consiglio di
Stato
A queste domande ha risposto il Consiglio di Stato, con la
sentenza n.
3925 dell’8 maggio 2025, intervenendo su un tema tanto
frequente quanto controverso: la validità della SCIA edilizia in
caso di documentazione progettuale incompleta e le conseguenze sul
meccanismo del silenzio assenso.
Il caso trae origine dalla presentazione di una SCIA per
l’installazione di un ascensore in una corte condominiale. Il
Comune, rilevando diverse carenze documentali e normative, ha
vietato la prosecuzione dei lavori.
Il provvedimento comunale di divieto è stato fondato su nove
motivi principali, tra cui:
- la vetustà del consenso assembleare condominiale;
- la mancata allegazione di documentazione sanitaria relativa
alla condizione soggettiva del beneficiario dell’intervento; - l’assenza degli elaborati tecnici richiesti dal DM
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