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Stretta sui bonus edilizi, scatta l’obbligo di qualificazione Soa: ecco di cosa si tratta – ilGiornale.it

Per quanto concerne il Superbonus, a partire dal primo gennaio 2023 viene reso obbligatorio per tutte quelle imprese impegnate in lavori edilizi di importo superiore a 516mila euro il requisito di qualificazione Soa. Non solo per tutti quei lavori privati che beneficiano degli aiuti, ma anche per tutti quei bonus casa che prevedono cessione del credito e sconto in fattura.

Stando all’articolo 121 del decreto Rilancio, il raggio d’azione è alto. Si parla, infatti, non solo del 110%, ma anche di ecobonus, sismabonus, bonus barriere architettoniche e bonus ristrutturazioni. Quando si supera la soglia dei 516mila euro è necessario che l’impresa coinvolta nei lavori sia dotata di attestazione Soa. Ma di cosa si tratta? Il Soa non è altro che un attestato che viene rilasciato da una Società organismo attestazione, operante sotto la sorveglianza dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione). Questo viene ad esempio richiesto in quelle opere pubbliche che hanno un importo superiore ai 150mila euro. Per ottenere tale attestato bisogna essere in possesso di un certo numero di requisiti: la società deve essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali, e deve essere verificata l’assenza di infiltrazioni mafiose. I controlli sono serrati, e deve essere anche appurata la capacità economica, la validità delle attrezzature e lo stato dei dipendenti.

Ad oggi, sono circa 24mila, secondo una stima del Sole24ore, le imprese in possesso della certificazione. Estendere la richiesta del Soa fino a questo punto dovrebbe impedire a società improvvisate all’ultimo minuto di gestire lavori con importi di un certo tipo. Solo imprese di comprovato livello e con conoscenze specifiche dovrebbero quindi occuparsi di opere di elevato economico.

Il Soa, ad esempio, prevede un sistema di 52 categorie di opere, ma non è detto che una simile classificazione venga applicata anche per i lavori privati. Resta poi da vedere cosa accadrà per i condomini, dove la gestione di tutta la burocrazia si fa ancora più complicata. L’obbligo, fra l’altro, arriverà dal prossimo gennaio 2023, e a quel punto ci saranno solo altri 12 mesi di Superbonus al 110%. Troppo poco tempo per firmare il contratto e pagare i lavori effettuati. Dalla data del primo gennaio 2023 fino al 30 giugno dello stesso anno, basterà che le imprese abbiano inoltrato la richiesta di certificazione Soa per essere ammesse, dopo scatterà il vero e proprio obbligo di essere in possesso della qualificazione.

Parlando di condomio, spetterà all’amministratore condominiale il compito di verificare che le imprese coinvolte nei lavori abbiano i requisiti necessari, anche se la decisione finale resta dell’assemblea. Restano comunque i forti dubbi di Confartigianato.

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