Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieEco BonusSuperbonus 110% e altri bonus edilizi: nuova offerta per la cessione del credito – Lavori Pubblici

Superbonus 110% e altri bonus edilizi: nuova offerta per la cessione del credito – Lavori Pubblici

Intesa Sanpaolo ha pubblicato un foglio informativo (datato 23
maggio 2022)  contenente la sua proposta per l’acquisto dei
crediti fiscali maturati a seguito di interventi che accedono al
superbonus 110% (art. 119 del Decreto Legge n. 34/2020) e agli
altri bonus edilizi (Ecobonus, Bonus ristrutturazione e Bonus
Facciate).

La cessione del credito

La banca, ricordando quanto previsto dall’art. 121 del D.L. n.
34/2020 (Decreto Rilancio), ha ammesso che sia in caso di
detrazione diretta che indiretta, è possibile cedere ulteriormente
il credito che sarà acquistato sulla base dei tempi di utilizzo
delle detrazioni che:

  • per i Superbonus al 110% avverrà in 5 quote annuali, ridotte a
    4 per le spese sostenute a partire dal 2022;
  • per i Bonus disciplinati dal DL n. 63/2013 e dalla Legge n.
    160/2019 (Ecobonus, Bonus ristrutturazione e Bonus Facciate),
    avverrà in 10 quote annuali.

Intesa Sanpaolo ricorda che la cessione del credito alla Banca è
comunque consentita previa verifica preliminare dei requisiti di
accesso ai bonus fiscali da parte di un consulente di gradimento
della Banca stessa. L’inserimento da parte del cliente nella
Piattaforma Intesa Sanpaolo/Deloitte della richiesta di analisi
documentale tramite apertura di una Pratica, il relativo avvio
della verifica documentale e/o il conseguente rilascio delle
relative attestazioni da parte del fiscalista incaricato, non
comportano, nemmeno in via implicita, il successivo certo acquisto
dei crediti da parte della Banca.

L’operazione di cessione

L’operazione di cessione si perfeziona con la sottoscrizione
dello specifico contratto di cessione del credito di imposta la cui
efficacia è condizionata all’avverarsi della determinata condizione
sospensiva prevista nel contratto di cessione del credito di
imposta condizionato. In caso di mancato avverarsi della condizione
sospensiva prevista nel contratto entro il 31.12.2023, fermo
restando il rispetto dei termini di legge previsti per poter
usufruire degli specifici bonus fiscali, il contratto di cessione
diventa inefficace.

L’operazione di cessione si perfeziona:

– nel caso in cui gli interventi siano già stati iniziati o
eseguiti:

  • subordinatamente al rilascio di Attestazione, da parte del
    consulente di gradimento della Banca (attualmente Deloitte
    Consulting S.r.l. e Studio Tributario e societario – Deloitte
    Società tra professionisti S.r.l.) sulla base della documentazione
    probatoria esaminata, di avvenuta esistenza del credito, la sua
    regolarità e titolarità in capo al Cedente e la sua cedibilità al
    Cessionario; detta attestazione contiene altresì l’elenco dei
    lavori effettuati, l’elenco dettagliato delle fatture e l’elenco
    dei documenti a disposizione del Cessionario.
  • sottoscrivendo “un contratto di cessione del credito d’imposta
    sorto”

oppure

– nel caso in cui gli interventi non siano stati ancora
eseguiti:

  • subordinatamente al rilascio della Dichiarazione di verifica
    preliminare da parte di un consulente di gradimento della Banca
    stessa (attualmente Deloitte Consulting S.r.l. e Studio Tributario
    e societario – Deloitte Società tra Professionisti S.r.l.;
  • sottoscrivendo un contratto di “cessione del credito di imposta
    condizionato” la cui efficacia è subordinata all’avverarsi della
    condizione sospensiva. Il mancato avveramento della condizione
    sospensiva entro il 31.12.2023, fermo restando il rispetto dei
    termini di legge previsti per poter usufruire degli specifici bonus
    fiscali, determina la risoluzione del contratto.

La cessione del credito d’imposta condizionata all’avveramento
della condizione sospensiva e, come previsto dall’art.121 del
Decreto Rilancio, potrà avvenire anche a stato avanzamento lavori
(SAL) e in caso di Superbonus i SAL non potranno essere più di due
con una percentuale minima di esecuzione lavori ciascuno pari al
30% dell’intervento complessivo. Tali percentuali minime sono
applicate per scelta della Banca anche alle altre tipologie di
bonus indicate nel presente Foglio informativo.

Se nell’esecuzione delle opere previste dal contratto di appalto
gli importi dei lavori realizzati dovessero variare e il credito di
imposta sorto dovesse risultare maggiore di una percentuale
superiore al 20% rispetto al valore del contratto di appalto, il
Cessionario, come previsto contrattualmente, potrà risolvere il
contratto di cessione ai sensi dell’art. 1456 c.c. dandone
comunicazione scritta al Cedente.

Per le persone fisiche l’accesso all’offerta della Cessione
Condizionata è prevista solo per crediti d’imposta pari o superiori
a 50.000 euro.

Condizione sospensiva

Di seguito si riporta la condizione sospensiva previste nel caso
di contratto di cessione condizionato:

“la Cessione diverrà efficace – sempre che il credito d’imposta
risultante dalle Comunicazioni singolarmente o complessivamente
considerate non sia superiore al Credito – quando si saranno
verificate entrambe le seguenti condizioni: (i) ricezione da parte
del Cessionario della comunicazione di avveramento della condizione
sospensiva rilasciata dal Cedente, secondo lo schema di cui
all’allegato 1; (ii) ricezione da parte del Cessionario
dell’Attestazione, ad ogni SAL, ove previsti, e/o a fine lavori .
Per Attestazione si intende: l’attestazione rilasciata dal
consulente di gradimento del Cessionario (attualmente Deloitte
Consulting S.r.l. e Studio Tributario e societario – Deloitte
Società tra professionisti S.rl.) secondo le modalità e la forma
con questi concordata tempo per tempo, comprovante – sulla base
della documentazione probatoria esaminata dal consulente medesimo –
l’avvenuta esistenza del credito, la sua regolarità e titolarità in
capo al Cedente e la sua cedibilità al Cessionario; detta
attestazione contiene altresì l’elenco dei lavori effettuati,
l’elenco dettagliato delle fatture e l’elenco dei documenti a
disposizione del Cessionario”.

Intesa Sanpaolo si riserva comunque la facoltà di richiedere al
cliente eventuale ulteriore documentazione.

Il Cedente assume le obbligazioni specificamente previste dal
Contratto di Cessione e garantisce che il credito è certo, liquido
ed esigibile, se già sorto; in caso di cessione condizionata del
credito, dovrà esserlo al momento in cui la condizione sospensiva
si sarà verificata.

Per maggiori informazioni sulle condizioni sospensive relative
alla cessione condizionata del credito d’imposta occorre fare
riferimento al contratto di cessione condizionata richiedibile in
una filiale Intesa Sanpaolo.

L’offerta per la cessione del credito

Il prezzo della cessione oggetto di contrattualizzazione sarà
quello indicato nel Foglio Informativo al momento della
sottoscrizione del contratto.

Nel caso di sottoscrizione di contratto condizionato di cessione
del credito d’imposta, il prezzo di acquisto pattuito
contrattualmente con il Cessionario, rimane in vigore per tutti i
crediti per i quali si sia verificata la condizione sospensiva
entro il 31.12.2023, fermo restando il rispetto dei termini di
legge previsti per poter usufruire degli specifici bonus
fiscali.

Calcolo esemplificativo del corrispettivo del credito di imposta
ottenuto in via anticipata:

  • interventi per Superbonus 110%: per i crediti d’imposta con
    detrazione fino a 5 quote annuali, fino al 30.06.2022 il
    Cessionario pagherà al Cedente 102,00€ per ogni 110,00€ di credito
    d’imposta (92.7% del valore nominale del credito di imposta
    maturato). Dal 01.07.2022 il Cessionario pagherà al Cedente 99€ per
    ogni 110,00€ di credito d’imposta (90% del valore nominale del
    credito di imposta maturato);
  • per interventi diversi dal Superbonus 110%: per i crediti
    d’imposta con detrazione fino a 5 quote annuali, fino al 30.06.2022
    il Cessionario pagherà al Cedente 90,91 € per ogni 100,00 € di
    credito d’imposta (90.91% del valore nominale del credito di
    imposta maturato). Dal 01.07.2022 il Cessionario pagherà al Cedente
    87,27€ per ogni 100,00€ di credito d’imposta (87,27% del valore
    nominale del credito % del valore nominale del credito di imposta
    maturato);
  • per interventi diversi dal Superbonus 110%: per i crediti
    d’imposta con detrazione fino a 10 quote annuali, fino al
    30.06.2022 il Cessionario pagherà al Cedente 80,00€ per ogni
    100,00€ di credito d’imposta (80% del valore nominale del credito
    di imposta maturato). Dal 01.07.2022 il Cessionario pagherà al
    Cedente 70€ per ogni 100,00€ di credito d’imposta (70% del valore
    nominale del credito di imposta maturato).

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

Per richiedere la consulenza professionale, clicca sul banner.

Rate This Article:
No comments

leave a comment