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Superbonus 110, ultime notizie. Stretta nel Dl Ucraina bis. Serve certificato Soa: cos’è – IL GIORNO

Non c’è pace per il Superbonus 110. Dopo le critiche del presidente del Consiglio Mario Draghi e i continui aggiustamenti al provvedimento (alcuni, a dire la verità, necessari per mettere un po’ ordine alla giunga di richieste) arriva un’ulteriore limitazione inserita nel Decreto legge Ucraina bis. Una novità che, come spesso è capitato a questo incentivo nel settore edile, sta generando proteste.

Superbonus 110%, tante possibilità di intervento
Superbonus 110%, tante possibilità di intervento

Il provvedimento inserito nel Dl Ucraina bis prevede che, dal primo luglio 2023, per beneficiare dei bonus per lavori sopra i 516milla euro, ci si dovrà rivolgere a imprese con la certificazione Soa, finora necessaria alle aziende per partecipare ad appalti pubblici. L’emendamento è stato approvato dalle commissioni Industria e Finanze del Senato.

L’attestazione SOA è un certificato che dev’essere presentato obbligatoriamente dalle aziende per partecipare alle gare d’appalto per i lavori pubblici. Scopo di questo documento è dimostrare che l’impresa che lo detiene possegga i requisiti di qualificazione richiesti dalla legge per l’esecuzione di opere pubbliche con importo a base d’asta superiore a 150mila euro.

L’attestazione viene rilasciata dalle SOA (Società Organismi di Attestazione), enti privati autorizzati dall’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione), previa verifica del possesso dei requisiti necessari.

Questo provvedimento rischia di tagliare fuori molte piccole e medie imprese che non hanno dimensioni e caratteristiche tali necessarie ad ottenere il certificato Soa.

Ancora una “barriera burocratica” nella travagliata storia degli ecobonus. “Con l`emendamento al Dl Crisi Ucraina approvato nella notte il Parlamento si assume la grave responsabilità di escludere circa l`80% di micro e piccole imprese dal mercato della riqualificazione edilizia introducendo nuove e incomprensibili barriere burocratiche“. Confartigianato e Cna stigmatizzano l`estensione dell`obbligo di qualificazione Soa per lavori legati agli ecobonus di importo superiore ai 516mila euro.

Per effettuare lavori superiori a 516mila euro l‘obbligo di richiedere la SOA scatterà dal primo gennaio. Dal primo gennaio le imprese dovranno dimostrare di aver fatto almeno richiesta agli enti certificatori. Dal primo luglio sarà invece necessario aver ottenuto la certificazione Soa per poter effettuare lavori legati ai bonus edilizi.

Secondo Confartigianato e Cna, “servirebbe, piuttosto, una legge che riconosca il profilo professionale ed i requisiti delle imprese edili. Sappiamo peraltro che anche nel pubblico le 
Soa non hanno dimostrato particolare efficacia e non hanno alcuna utilità nel contrasto delle frodi
. Unico effetto della norma: l`ennesimo rallentamento dell`esecuzione dei lavori e l`apertura di un business rilevante per le società che rilasciano attestazioni Soa”. 

 

 

 

 

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