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Superbonus a Terni, cappotto e ‘tassa su ombra’: «Perché?» – umbriaON

Il superbonus 110%, il cosiddetto ‘cappotto’ e l’occupazione della pubblica via. Questo l’argomento al centro di un’interrogazione a firma del consigliere comunale di Senso Civico Alessandro Gentiletti rivolta al sindaco di Terni Leonardo Latini, al presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti, all’assessore all’urbanistica Federico Cini e al segretario generale Giampaolo Giunta: chieste delucidazioni sul sistema applicato dall’amministrazione.

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Modernizzazione e ‘cappotto’

In premessa Gentiletti ricorda gli aspetti principali: «Alla luce dell’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, ed in alcune ipotesi fino al 31 dicembre 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici sta favorendo la realizzazione di molte opere e la modernizzazione del paese. Fra gli interventi più diffusi vi è il ‘cappotto’, che prevede un extra spessore murario e, se l’edificio destinatario dell’intervento insiste su una pubblica via, potrebbe comportare una occupazione permanente di un fascia di circa 10/15 centimetri per la lunghezza del fabbricato».

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Il metodo e i dubbi

Alla luce di ciò, il Comune – specifica l’esponente di Senso Civico – «richiede che venga seguito un iter in due fasi. La prima che prevede la richiesta di autorizzazione all’ufficio strade segnalando una riduzione della sezione stradale o del marciapiede. La seconda prevede che, una volta ricevuta l’autorizzazione, va richiesta una concessione per occupazione permanente di suolo pubblico, con il pagamento di un importo pari a 10 euro al metro quadrato per 9 anni. Tuttavia, il calcolo della superficie per cui viene richiesta la tassazione è il maggiore fra l’ingombro del pubblico suolo e la superficie del prospetto. In particolare, la superficie su cui applicare la tassazione viene calcolata non sulla base della lunghezza del fabbricato per lo spessore del cappotto, che è notoriamente inferiore, ma sulla superficie della facciata, che è maggiore. Appare singolare che venga seguito questo criterio che richiede una tassa di occupazione di suolo pubblico superiore al suolo pubblico effettivamente occupato». Da qui l’input per conoscere «le ragioni per le quali viene adottato questo sistema e cosa intende e può fare l’amministrazione per favorire l’utilizzo del superbonus 110, riducendo la tassazione di occupazione di suolo alla superficie soltanto effettivamente occupata».

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Source: umbriaon.it

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