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Superbonus, nuova stretta: dalle banche verifica rigorosa sulla cessioni dei crediti – Il Sole 24 ORE

Superbonus, nuova stretta: dalle banche verifica rigorosa sulla cessioni dei crediti - Il Sole 24 ORE

I punti chiave

3′ di lettura

Non si andrà nella direzione di semplificare, ma in quella di effettuare controlli e verifiche sempre più rigorosi in fase di acquisto. Dopo la pubblicazione, nella giornata di giovedì, della circolare di 130 pagine dell’agenzia delle Entrate (23/E) che ha messo in fila tutte le regole in materia di superbonus, il mercato ha iniziato a prendere le misure alle nuove indicazioni. A partire dal capitolo che, più di tutti, è oggetto di studio in queste ore: quello sui controlli e le responsabilità nell’utilizzo dei crediti.

Qui si parla della diligenza rafforzata che devono avere gli acquirenti, in particolare quando siano banche o intermediari finanziari (si veda Il Sole 24 Ore di giovedì 24 giugno). A poche ore dal documento delle Entrate, l’associazione bancaria italiana (Abi) ha diffuso una circolare agli associati per analizzare soprattutto questi aspetti. Arrivando a una conclusione: «I chiarimenti diramati dall’agenzia delle Entrate – si legge – in merito all’attività di due diligence richiesta agli acquirenti dei crediti fiscali forniscono delle cogenti linee guida in merito alle operazioni relative al superbonus».

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Una linea già tracciata

Da queste parole parte il vicedirettore generale dell’Abi, Gianfranco Torriero: «Il termine “cogenti” è fondamentale. Questi chiarimenti sono parte integrante delle norme sul 110 per cento». Le banche, quindi, si muoveranno nella linea tracciata dall’Agenzia che, per la verità, stanno già seguendo da tempo.

«In questi giorni – prosegue Torriero -, abbiamo sentito spesso richieste di semplificazioni, ma la risposta delle Entrate mi sembra diversa: servono processi valutativi particolarmente rigorosi, perché questi processi possono avere un impatto sulle responsabilità di chi acquista. Si tratta di un segnale forte». Che, di fatto, attribuisce un ruolo ancora maggiore alle banche sul mercato dei crediti:  il modello basato sulle verifiche preliminari, sull’utilizzo di società di consulenza a supporto dei controlli, sulla raccolta di documenti è stato messo a punto nei mesi scorsi proprio dal sistema bancario.

«Parliamo di risorse pubbliche – dice il vicedirettore generale di Abi -, abbiamo sempre pensato che questi presidi fossero necessari». E anche le indicazioni sui sequestri, inserite nella circolare, vanno in questa direzione: «In caso di dissequestro – dice ancora Torriero – andrà valutata bene la possibilità di compensare, perché bisognerà avere diligentemente gestito le pratiche».

Source: ilsole24ore.com

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