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Superbonus: “Via a una pratica su quattro” – LA NAZIONE


elena bucefari
elena bucefari

Arezzo, 22 ottobre 2021 – Ponteggi montati, facciate impacchettate operai al lavoro. Nuova linfa al settore edilizia per anni in crisi nera, grazie alle agevolazioni fiscali per la riqualificazione immobiliare che hanno messo in moto cantieri e ristrutturazioni. Un settore che solo in provincia impiega 11.148 addetti nelle imprese di costruzioni. Il quadro appare destinato a mutare con la legge di Bilancio 2022, almeno stando alle anticipazioni. Qual è la situazione? “Rispetto al Superbonus la scadenza a oggi è fissata per i lavori in condominio al 31 dicembre 2022, per gli edifici residenziali da 2 a 4 unità immobiliari posseduti da persone fisiche la scadenza è il 31 dicembre 2022 ma a condizione che al 30 giugno risulti effettuato almeno il 60% dei lavori – spiega Elena Bucefari coordinatore provinciale della federazione edilizia e referente super bonus di Confartigianato – per gli edifici costituiti da una singola unità immobiliare e per le unità immobiliari indipendenti pur se ubicate in un complesso condominiale la scadenza è il 30 giugno 2022. Cosa succede dopo? C’è incertezza nonostante gli annunci di proroghe al 2023, sembra solo per i condomini. Servirebbe invece una programmazione precisa da ricalibrare sulle esigenze di mercato: si rischia di avere la proroga ma non le materie prime oppure di aver ordinato le materie prime senza avere la proroga”.




Tra i problemi oltre all’incertezza sul futuro del bonus, il costo delle materie prime. “I materiali hanno avuto un aumento del 100% su tutti i settori, legno, acciaio per il sisma, materiali per isolamento, silicio per fotovoltaico. Ciò dovuto alla produzione minore nel post pandemia e all’aumento di richiesta che ha fatto salire i prezzi. I materiali arrivano con ritardi e il costo è altissimo, un cappio al collo delle imprese. Senza certezze sulla proroga del bonus, non sappiamo quali saranno gli interventi da cantierare”. Da quando è scattato il super bonus ha rimesso in moto un settore in stallo da dieci anni.

Il lavoro è ripartito al 100% per tutte le aziende di tutte le dimensioni– continua Bucefari – Dai general contractor alle aziende più piccole a cui sono appaltati i lavori,  nuova linfa per edilizia e impiantistica. In moto chi si occupa di caldaie, fotovoltaico, cappotti, sisma, singoli professionisti, studi tecnici, architetti, geometri, ingegneri e periti”. Così tanto lavoro da creare quasi un overbooking. “Vista la domanda altissima il super bonus ha portato le imprese alla ricerca di manodopera, le aziende che esistevano hanno lavorato a pieno regime e ne sono nate di nuove. Come Confartigianato abbiamo 35 cantieri di intervento di cui 15 cantierati e 20 pronti ad aprire, il 25% delle pratiche valutate fattibili. Siamo punto di riferimento in materia di super bonus e in questi giorni siamo tempestati di telefonate per avere informazioni sulle proroghe. Consigliamo di affidarsi a imprese del territorio per il rilancio della nostra economia e per avere un riferimento per la manutenzione di domani”.




Source: lanazione.it

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