

È arrivata fino alla Procura Generale della Corte dei Conti la richiesta di giustizia contabile riferita ai crediti da Superbonus, che l’Associazione CANDE, Class Action Nazionale Dell’Edilizia, ha avviato da tempo su diversi fronti: è stato infatti presentato mercoledì 7 maggio, un formale esposto contro la classificazione contabile dei crediti d’imposta Superbonus maturati nel 2023.
Nell’esposto vengono denunciate discrasie sui saldi di finanza pubblica (voci ESA B.9, D.5 e D.75 del Sistema Europeo dei Conti), in contrasto con i principi europei di correttezza contabile. “Alla luce dei documenti contabili, presentati di recente dal Governo all’Eurostat, emerge di fatto una spesa che non esiste – ha dichiarato Roberto Cervellini, Presidente di CANDE, associazione che conta oltre 250 imprese e professionisti dell’edilizia – mentre decine di migliaia di imprese sono al collasso e stanno fallendo per crediti fiscali bloccati, non pagati e inutilizzabili, fino addirittura a vederseli svenduti all’asta dai
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